Agevolare le comunicazioni tra colleghi, permettendo di applicare funzionalità di “follow” su persone, documenti e attività: è Infor Ming.le, la piattaforma di social collaboration recentemente lanciata da Infor. “La nuova soluzione – spiega Fabio Della Lena, solution architect della multinazionale americana – ‘collega’ gli utenti a rappresentazioni software [ovvero al ‘corrispettivo virtuale’ ndr] di macchine, documenti come ordini d’acquisto o fatture, nonché colleghi, permettendo di ottenere informazioni in tempo reale sul loro stato di aggiornamento”.
In sostanza, ogni dipendente può scegliere di diventare un “follower” di queste rappresentazioni e ricevere delle notifiche sull’avanzamento di status: ad esempio, sarà immediatamente informato quando un’attrezzatura si guasta o viene riparata oppure quando una fattura è stata emessa, evasa e archiviata, il tutto direttamente attraverso l’applicazione.
Secondo il manager, la logica è quella di “follow & share” (“segui & condividi”) tipica dei social media e del mondo consumer: è la modalità con cui, ad esempio, su Facebook si diventa amici di altri user e si ricevono alert sulle loro attività, condividendo file e commenti; in questo caso, però, la stessa dinamica viene applicata non solo alle persone, ma anche agli oggetti.
“Trasponendo tali logiche in ambito business – sottolinea Della Lena – bisogna aggiungere un ultimo importante tassello, ovvero l’azione: la sequenza diventa quindi “follow, share & act” perché, a fronte delle notifiche ottenute dalle persone e dagli oggetti di cui si è follower, si possano prendere delle decisione e agire di conseguenza”.
Le informazioni sono memorizzate in un repository centrale (Business Vault) insieme ai dati di contesto applicativo, in modo da renderne agevole il reperimento. Motore propulsivo della piattaforma social è la tecnologia Infor ION, che connette applicazioni Infor e di terze parti, commerciali o custom, archiviando nel vault condiviso i dati transazionali in formato Xml (secondo lo standard Oagis – Open Applications Group Integration Specification, un’architettura basata sulla definizione di messaggi per garantire l’interoperabilità tra differenti sistemi, società e supply chain). “In sostanza – afferma Della Lena -, ION è il cuore tecnologico del sistema che ‘pompa’ eventi e informazioni, mentre Infor Ming.le è il front-end applicativo che offre all’utente una singola interfaccia intuitiva, facile da usare come Facebook o Twitter”. Secondo Della Lena, i vantaggi della nuova piattaforma di collaboration sono da ricercare soprattutto nell’aumento della produttività dei dipendenti, grazie anche alle interazioni social più immediate che riducono il ricorso alle email e le attività estremamente time-consuming necessarie alla loro gestione. “Inoltre – sottolinea il solution architect -, le conversazioni sono inserite all’interno di thread [seguenze di messaggi, ndr] pubblici, per cui sono più trasparenti e meno frustranti [i toni sono più cauti perché lo scambio non avviene in via privata, ma all’interno di gruppi, e l’immediatezza delle comunicazioni abbassa il rischio di equivoci, ndr], non possono essere cancellate come la posta elettronica ed entrano a fare parte del patrimonio informativo aziendale”.
Dal social al cloud, passando per la mobility
Ma l’innovazione in casa Infor non si ferma al social. Di recente annuncio è la nuova generazione di soluzioni software 10x, tutte riprogettate in html5 per essere fruibili anche da mobile, offrendo una user experience simile a quella consumer. Il rilascio delle applicazioni aggiornate all’ultima release avverrà gradualmente e riguarderà l’intero portfolio del vendor (soluzioni rivolte a 12 mercati verticali che spaziano dalla gestione Hr al Plm fino al Finance management) entro l’autunno del 2015. Gli sviluppi strategici della suite in direzione mobility prevedono, da un lato, la possibilità per i clienti di creare e distribuire app in grado di interfacciarsi con i software esistenti, dall’altro, l’offerta di un’ampia gamma di soluzioni mobile per un accesso anytime-anywhere ai sistemi aziendali da parte dei dipendenti. Tutti i software della serie 10x beneficeranno, inoltre, delle funzionalità social di Infor Ming.le e delle capacità analitiche offerte all’interno dell’ambiente Ion e basate sul Business Vault. A questo proposito, l’ultima novità del vendor riguarda proprio il repository comune, che, come ricorda Della Lena, “viene continuamente alimentato da dati e nel tempo può quindi aumentare tantissimo di volume”. Da qui l’annuncio del servizio Sky Vault in collaborazione con Amazon Web Services, che mette a disposizione in cloud un ambiente per l’archiviazione e l’analisi delle informazioni transazionali basato su Redshift (il prodotto di hosted data warehouse offerto dal cloud provider). “Il cliente – dichiara il solution architect – ha la facoltà di decidere in qualsiasi momento se fare confluire i dati nel repository on-premise o sulla nuvola, potendo optare anche per soluzioni ibride. Anche in questo contesto è sempre ION che permette l’integrazione tra i diversi ambienti, oltre che delle applicazioni multi-vendor”. E dato l’aumento inevitabile della complessità, per via del proliferare di applicazioni eterogenee e dati provenienti da fonti diverse, la società statunitense mette a disposizione dei propri clienti il team ION Factory, incaricato di abilitare i software allo standard Xml e garantire l’integrazione con il middleware di Infor.