“Nessun futuro per Microsoft se non riuscirà a sviluppare un’offerta adeguata nel mondo mobile”. Così dicevano gli analisti di Gartner solo lo scorso anno. E la risposta da parte del colosso di Redmond non si è fatta attendere: prima con la proposta di Windows Phone e dei tablet Surface (che peraltro non hanno inciso più di tanto nella battaglia per la supremazia nel mondo mobility), poi con l’acquisizione di Nokia, notizia rimbalzata ieri su tutti i quotidiani e le agenzie. Di fatto, secondo le note ufficiali emesse dalle due aziende, Microsoft acquisisce tutte le attività ‘devices & services’ di Nokia, la licenza per i brevetti, il marchio Lumia e l’uso dei ‘servizi mappe’: il tutto per 5,44 miliardi di euro (3,79 miliardi per la quasi totalità della divisione dedicata ai telefoni e 1,65 miliardi per la licenza dei brevetti).
La notizia fa il giro del mondo ed è evidente la strategia: entrare pesantemente, più di quanto sia riuscita in passato, nel mercato mobile, dichiarando guerra ad Apple e Samsung (così come ha già fatto Google nel 2011 acquisendo Motorola Mobility, operazione che ha portato al rilascio solo il mese scorso dello smartphone Moto X).
Secondo le stime di Gartner, ad oggi, Microsoft domina ancora il mercato dei sistemi operativi per Pc ma il dato non è per nulla rassicurante dato che, entro il 2017, a prevalere sarà Android, sia sul mondo mobile sia su quello più tradizionale dei desktop. Già oggi, Android risulta essere a livello mondiale il primo Os per smartphone con il 79% di market share e oltre 177 milioni di unità vendute solo nel primo trimestre 2013 (dati Gartner). Microsoft risulta al terzo posto ma il market share del 3,3% è davvero molto distante dai numeri di Android, ma anche da quelli dell’iOs di Apple (14,2% di market share e quasi 32 milioni di unità vendite nel primo trimestre 2013).
In sostanza, l’operazione è senz’altro strategica ma, di fatto, Microsoft non aveva alternative: “è arrivata al punto del tutto o niente”, fa sapere Carolina Milanesi, analista di Gartner. “Per Microsoft l’urgenza stava diventando sempre più importante, soprattutto dopo l’uscita del capo della divisione mobile, Stephen Sinofsky (che pare abbia lasciato per dissapori con il management, il Ceo Steve Ballmer in primis)”.
Ma secondo gli esperti l’accordo potrebbe anche generare qualche ‘attrito’, in particolare sul mercato asiatico. “L’operazione crea incertezze per i partner hardware che già lavorano con Microsoft”, sottolinea per esempio Rachel Lashford, analista di Canalys dalle pagine del Wall Street Journal, riferendosi in particolare a Samsung che ha basato la sua linea Ativ sul sistema operativo Microsoft. La sfida lanciata da Microsoft potrebbe dunque anche ‘costringere’ Samsung ad una nuova strategia che veda lo sviluppo di un proprio sistema operativo.
Ad ogni modo, l’asse Microsoft/Nokia aprirà nuove opportunità non soltanto per la fascia consumer ma anche per l’offerta di tipo enterprise: se è vero che Apple è già riuscita ad entrare pesantemente nelle grandi organizzazioni con l’offerta mobile, dicono gli analisti di Gartner, è altrettanto realistico che Microsoft riuscirà a ritagliarsi una buona fetta di questo mercato sfruttando, da un lato, il canale preferenziale del proprio sistema operativo desktop e, dall’altro, la crisi che sta investendo alcuni player come BlackBerry che aveva puntato proprio sulla fascia enterprise.
Tuttavia, qualsiasi analisi e previsione in questo momento è prematura, “Dovremo attendere di capire come Microsoft intenderà procedere con l’integrazione della società finlandese e quali strategie adotterà sul fronte device, piattaforme software, app e servizi”, dice Tony Cripps, principal device analyst di Ovum.
Stando ai termini dell’accordo, che verrà ultimato nel primo trimestre del 2014, saranno 32 mila i dipendenti Nokia che passeranno a Microsoft e gli analisti sono già pronti a scommettere che tra questi troveremo anche il successore di Steve Ballmer, Ceo di Microsoft che solo pochi giorni fa ha annunciato ufficialmente il suo ‘addio’ entro i prossimi 12 mesi.
Analizzando a posteriori alcune previsioni effettuate dagli analisti nel 2011, quando Microsoft e Nokia annunciavano l’accordo che prevedeva di inserire in via esclusiva il sistema operativo Windows Phone sugli smartphone Lumia, le ipotesi non sembrerebbero tanto distanti da quella che potrebbe essere la realtà a breve. Nel 2011, infatti, l’annuncio di questa partnership è arrivato dopo pochi mesi che Stephen Elop, ex Microsoft, aveva preso la guida di Nokia e gli analisti si erano spinti in ipotesi tanto azzardate quanto realistiche: 1) Elop guida Nokia che stringe un’alleanza strategica con la casa di Redmond; 2) quest’ultima, a poca distanza compra la finlandese dei cellulari; 3) Elop rientra in Microsoft come Ceo.
A questo punto attendiamo solo l’ultimo annuncio: il successore di Ballmer si chiamerà ancora Stephen?