Le spese di manutenzione sono gli oneri che le imprese sostengono per preservare nel tempo la produttività dei propri asset, come macchinari e sistemi industriali, immobili e beni accessori. La maggior parte di essi rientra nella categoria dei costi ricorrenti, ma vanno messi in conto anche quelli straordinari, che non necessariamente sono pianificabili.
Realtà Aumentata, i benefici nelle operations
Nell’ambito delle operations, un fermo può avere ripercussioni enormi sulla produttività dell’impresa, sul suo conto economico e sulla reputation. Motivo per cui sono decenni che le aziende studiano metodologie per abbattere i tempi di attrezzaggio (metodo SMED, impiego di sistemi di tooling automatici, MES e simili) e lo stesso vale per le manutenzioni. Vincere questa sfida significa:
- prevenire i guasti;
- ottimizzare l’esecuzione degli interventi pianificati;
- essere reattivi di fronte all’evento imprevisto.
Al primo è preposta la manutenzione predittiva, uno dei grandi pilastri della rivoluzione 4.0 e dell’integrazione della data science nel manufacturing. Negli altri casi l’approccio predittivo non entra in azione, ma diventa fondamentale accelerare le attività abbattendo i potenziali errori e mantenendo al minimo i costi. La Realtà Aumentata sta dimostrando chiaramente la sua efficacia.
Verso l’Assistenza 4.0
Per semplicità espositiva, abbiamo distinto il caso dell’intervento pianificato e di quello imprevisto, ma è chiaro che la realtà aumentata si applichi in modo sistemico alla manutenzione di qualsiasi asset e in ogni circostanza.
Per comprenderne appieno il valore, ipotizziamo si presenti un errore imprevisto su un controllo numerico azionato da un operatore non particolarmente esperto. Viviamo nell’era dell’Industrial Smart Working, per cui il supervisore potrebbe non essere a portata di mano. Grazie all’IIoT (Industrial Internet of Things), l’assistenza del produttore dell’impianto potrebbe aver già rilevato la problematica, così da guidare da remoto l’operatore verso la soluzione con istruzioni puntuali e precise. Se si tratta di riprogrammare il controllo numerico, una telefonata può essere sufficiente, ma se occorre operare direttamente sulla macchina, allora sovrapporre istruzioni virtuali alle immagini reali catturate dal dispositivo mobile è vincente sia in termini di efficacia che di sicurezza delle attività.
Si pensi al tempo risparmiato: di fronte un guasto che può essere risolto all’istante, un tempo occorreva richiedere l’intervento dei tecnici e attendere i tempi di esecuzione. Nel caso in cui si tratti di un guasto importante, invece, l’operatore dell’assistenza può ordinare e/o spedire la componentistica di ricambio all’istante, senza dover fare un sopralluogo. Considerando il peso dei tempi di fermo sul conto economico e reputazionale delle aziende, la realtà aumentata può essere una vera svolta, oltre al fatto che la stessa tecnologia ha un ruolo importante nell’ambito dell’automazione dei processi e del controllo qualità.
Grazie alla Realtà Aumentata, si sta quindi sviluppando un paradigma di Assistenza 4.0: grazie all’interconnessione degli asset, alla valorizzazione dei dati e all’impiego dell’intelligenza artificiale, è possibile creare rappresentazioni digitali degli impianti industriali (digital twin) per prevenire guasti e malfunzionamenti. Di fronte all’evento imprevedibile, Realtà Aumentata e Digital Twin giocano in sinergia per ridurre i tempi di gestione e di soluzione del problema.
Facility Management, tra realtà aumentata, BIM e lo skill gap
Un altro ambito che ha quotidianamente a che fare con le manutenzioni (programmate o straordinarie) è il facility management, o meglio l’intera gestione del ciclo di vita degli immobili. Grazie alla metodologia BIM (Building Information Modeling) e ai relativi strumenti abilitanti, oggi è certamente possibile realizzare un modello virtuale dell’immobile (Digital Twin): non tanto una rappresentazione 3D, che resta il punto di partenza, bensì un modello real-time dell’edificio, che grazie all’acquisizione, all’analisi e alla condivisione continua di dati, permette di ottimizzare le attività di progettazione, costruzione, manutenzione e, in generale, tutta la gestione del ciclo di vita dell’immobile.
I potenziali impieghi della realtà aumentata in quest’ambito sono diversi: grazie all’utilizzo di dispositivi come smartphone, tablet e smart glasses, è possibile integrare in un quadro di mixed reality gli impianti virtuali all’interno di zone già costruite, fare valutazioni di conformità e ogni genere di simulazione. Considerazioni analoghe valgono per le ristrutturazioni, laddove però si preferisce ricorrere alla realtà virtuale piuttosto che a quella mista, ma soprattutto per le manutenzioni: qui, l’assistenza virtuale è utile anche per compensare lo skill gap che da sempre contraddistingue questo settore, permettendo a manutentori con limitata esperienza di effettuare lavori complessi con successo.
Nell’ambito specifico delle manutenzioni, le potenzialità di impiego sono innumerevoli. La prima, analoga a quanto si è visto in ambito industriale, riguarda il training e il supporto degli operatori tecnici: grazie a dispositivi mobile e/o ad occhiali smart, questi non devono più portare con sé documentazione tecnica e progettuale cartacea per identificare dove, come e in che modo eseguire il lavoro, poiché il layer virtuale li conduce a destinazione e impartisce istruzioni visive in modalità Step-by-Step. Per chi deve lavorare in ambienti con condizioni di visibilità scarse, la realtà aumentata è un aiuto per nulla trascurabile.
Durante qualsiasi intervento di manutenzione, le immagini virtuali possono riportare informazioni inaccessibili all’occhio, ma al tempo stesso fondamentali per la buona riuscita dell’intervento. Per esempio, la temperatura delle tubature può essere facilmente rilevata dalla fotocamera termica dello smartphone, mentre le zone di interruzione della corrente vengono rilevate – e la posizione condivisa – dall’IoT presente nell’edificio. Così facendo, il personale tecnico – anche se non particolarmente esperto – può realizzare un ottimo lavoro, minimizzare gli errori, ridurre i tempi di intervento, aumentare progressivamente le proprie competenze e abbattere i costi, con benefici tangibili sia per i committenti che per i fornitori.