Dallo scorso settembre Autodesk ha reso operativo un programma di offerta grazie al quale le soluzioni di progettazione, ingegnerizzazione ed entertainment della società possono essere fruite, oltre che con la classica licenza d’uso, anche tramite piani di noleggio di durata mensile, trimestrale e annua con canoni basati sull’uso effettivo della soluzione.
Designer, progettisti, ingegneri e creatori di effetti speciali, soprattutto se impiegati in studi professionali che lavorano a progetto, possono quindi sopperire a un’esigenza imprevista o improvvisa utilizzando il software necessario senza investimenti iniziali. Le condizioni alle quali sono forniti i prodotti sono simili a quelle per i clienti abbonati ad Autodesk Subscription, un programma di manutenzione e assistenza che permette di ridurre il Tco delle soluzioni usate e presenta vantaggi come l’accesso immediato agli aggiornamenti (nonché il diritto alle versioni precedenti, se occorrono per questioni di compatibilità), l’uso di alcuni servizi di Autodesk 360 (l’offerta di progettazione e modeling sul cloud), l’assistenza on-line e altro. In occasione di questo annuncio, che rappresenta un passo innovativo nell’offerta di soluzioni Cad e di computer grafica, abbiamo incontrato Emanuel Arnaboldi, da un anno alla guida, come Country Leader, di Autodesk Italia, per fare il punto sulla strategia e sull’offerta di una società storica (nasce nel 1982) che negli anni si è continuamente rinnovata.
“Caratteristica della nostra offerta – esordisce Arnaboldi – è quella di inserirsi nel flusso dei processi di progettazione dell’azienda con suite di prodotti in grado di ‘parlare’ tra loro, che al vero e proprio progetto aggiungono il design, il packaging e quant’altro occorre alla messa sul mercato del prodotto”. Queste suite, introdotte tra il 2008 e il 2009, si sono poi aperte al cloud. “In realtà – precisa Arnaboldi – servizi cloud ne fornivamo già dieci anni fa, anche se allora si chiamavano web-based. Oggi questi servizi, forniti parte gratuitamente e parte a pagamento a seconda del volume dei dati trattati e delle modalità del contratto stabilito, permettono di eseguire funzioni di calcolo intensivo, come quelle del rendering, senza acquistare risorse costose né impegnare per ore quelle disponibili”.
Anche la rivoluzione mobile è stata recepita. Con soluzioni multiplatform e multidevice che non solo offrono la visualizzazione dei progetti e la condivisione di informazioni via tablet o smart phone, ma, per esempio, permettono all’ingegnere civile sul cantiere di accedere al progetto per farvi annotazioni e modifiche di massima che poi verranno tradotte, in ufficio e sulle workstation dedicate, nei disegni costruttivi di dettaglio.
Un commento, infine, sulla situazione italiana: “Il mercato non è certamente favorevole, ma l’Italia resta una country importante e la società vi sta investendo. Da qualche tempo poi abbiamo un accordo europeo con Bnp Paribas per l’acquisto dei prodotti in leasing o locazione operativa, il che aiuta il cash-flow del canale oltre che, come ovvio, quello degli utenti. In campo soft-ware queste azioni non sono banali, per i problemi connessi alle licenze d’uso, e in Italia hanno avuto un grande successo permettendoci di migliorare i nostri risultati”.