Il 53% delle aziende italiane sotto i 25 dipendenti ritiene il cloud sempre più strategico per la propria crescita; il 44% dichiara di fare già uso di un qualche servizio di questo tipo e quasi un terzo considera probabile aumentare nei prossimi 12 mesi il budget dedicato al cloud; lo pensano principalmente le aziende che lo hanno già adottato, dimostrando anche più propensione al lavoro mobile e al Byod. Più in generale, le piccole imprese che fanno già uso di soluzioni cloud si rivelano più innovative e propense a investire in tecnologia per far fronte al difficile momento economico. È quanto emerge da una recente ricerca Microsoft-Ipsos Mori che conferma l’atteggiamento positivo di queste realtà nei confronti del modello as-a-service, soprattutto se si confrontano i dati italiani con quelli relativi all’Europa occidentale (la ricerca ha coinvolto 22 mercati europei), dove le piccole imprese convinte che il cloud diventerà sempre più importante per il loro successo ammonta al 33%, contro il sopra citato 53%.
È sulla base di questi dati che Microsoft si impegna, con la nuova squadra di fresca costituzione dedicata alle Pmi, a supportare la diffusione del cloud, soprattutto attraverso la promozione di Office 365 (estensione nel mondo cloud della famosa suite on premise con servizi online aggiuntivi) e Windows Azure (piattaforma infrastrutturale di public cloud). Alla guida del team Vincenzo Esposito, entrato a luglio in azienda, che assume il ruolo di Direttore della Divisione Piccola e Media Impresa e Partner; completano la squadra Luca Venturelli, Partner Strategy Lead, e Maria Eleonora Rocco, Partner Sales Lead.
Ruolo chiave in questo percorso di promozione guidato da Esposito, è quello dei partner: solo attraverso un buon lavoro combinato con il canale di vendita si potranno raggiungere in modo efficace i clienti finali: “Le competenze più importanti per un partner sono la capacità di orientare i clienti, di realizzare la transizione verso la nuvola in sicurezza, di mixare correttamente cloud e on premise”, ha commentato Venturelli, e ha aggiunto: “Siamo nella fase in cui le competenze relative al cloud stanno entrando nei capitoli data center, application development e business application: non stiamo più trattando il cloud a sé, ma lo stiamo inserendo nelle aree di competenza già esistenti”. Su questa stessa linea Rocco ha sottolineato il ruolo determinante che il dinamismo del partner ha nella determinazione del suo successo: “I migliori sono quelli capaci di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie in modo agile, cambiando velocemente, se necessario, la propria strategia e struttura aziendale” ha detto, andando poi nello specifico: “Stiamo osservando che – i dati sono di una recente ricerca presentata alla Microsoft Worldwide Partner Conference di Houston – la crescita dei partner che hanno abbracciato il cloud è 2,4 volte più veloce rispetto a quella di chi non ha ancora adeguato la propria offerta”. Come ha proseguito a spiegare Rocco, i rivenditori e i system integrator che hanno creduto nella nuvola fin dall’inizio, quando Microsoft ha iniziato a proporre le prime soluzioni, e che oggi crescono a doppia cifra, rassicurano il canale sul fatto che è possibile continuare a fare profitti e mantenere la fedeltà del cliente anche con questa diversa modalità d’offerta.
È di fondamentale importanza infine, come ha detto Esposito, non semplicemente arricchire il proprio portfoglio, ma anche proporsi nel modo corretto: “Esiste un nuovo ecosistema di partner che sta crescendo moltissimo grazie non solo alle nuove tecnologie, ma a un business model profittevole, a modelli intelligenti e innovativi di erogazione del servizio”.