Ovviamente Ibm non è l’unica a pensare in tal modo e in effetti, prosegue Casa: “Queste due caratteristiche stanno cambiando l’offerta storage di tutti i vendor”. Soprattutto sono le memorie flash ad avere portato un elemento di novità, anche se si tratta di tecnologie presenti da anni: “C’è stato però un fattore di scala, creato dal mercato consumer, che ne ha sviluppato il mercato abbattendo i costi sino a renderle interessanti per il mondo enterprise”. Il quale più che al costo iniziale guarda al Tco che, per consumo energetico, spazio rack e Tbf (time between failure), risulta decisamente vantaggioso rispetto al disco magnetico. Ma più che per i costi lo storage flash si sceglie per le prestazioni: “Nel mondo delle analytics e dei big data – osserva Casa – dare tempi di risposta real-time è un punto determinante”.
Questi principi si concretizzano, in casa Ibm, nei nuovi FlashSystem 840, disponibili da un paio di mesi. Si tratta di sistemi all-flash che offrono fino a 48 TB di memoria utile (non ‘raw’ come è di solito riferita la memoria dei dischi) in sole due unità rack di spazio e che, soprattutto, arrivano fino a 1,1 MIOps (milioni di operazioni input/output per secondo), il doppio dei precedenti FlashSystem 820. Questo exploit è dovuto alla tecnologia Ibm Microlatency, che abbatte il tempo medio di accesso ai dati a meno di 135 microsecondi e, di fatto, annulla quello che è il tipico collo di bottiglia dei sistemi analitici, cioè l’accesso al dato memorizzato, altrimenti superabile (e non del tutto) portando le basi dati in Ram e svolgendovi analisi in-memory.
Con il sistema 840 è anche disponibile la nuova FlashSystem Enterprise Performance Solution, soluzione software integrata che si basa sulla collaudata tecnologia Ibm System Storage SVC (San Volume Controller) e offre funzionalità come il thin provisioning, la replica dati integrata alle applicazioni e agli ambienti operativi e la compressione dati in real-time, che ottimizza la capacità del flash-array. E soprattutto, come sottolineato da Casa, consente di erogare servizi storage virtualizzati in infrastrutture cloud anche open-source (come OpenStack) in un’ottica di storage software-defined.