Le nuove leggi sull’accessibilità digitale richiedono la conformità delle imprese in tutti i settori, sia privati che pubblici. Le aziende dell’UE, del Regno Unito e di altre regioni che servono questi mercati, se non allineate alle nuove disposizioni, andranno incontro a i sanzioni “effettive, proporzionate e dissuasive”: in particolare, si parla di una clausola penale del 5% sul fatturato annuo in caso di inadempienza.
Con circa 1,3 miliardi di persone con disabilità nel mondo, oltre 80 milioni nella sola UE e 3,1 milioni in Italia, fornire accessibilità digitale è un principio etico prima ancora che un obbligo normativo. Ma non solo: l’accessibilità, infatti, rappresenta anche una grande opportunità di mercato. Gli utenti digitali, infatti, sono sempre più attenti alle tematiche di inclusività e preferiscono supportare le organizzazioni che si adeguano a questi nuovi standard.
Questo white paper, fornito da Unguess, illustra tutte le normative aggiornate da rispettare spiega cosa fare, nel dettaglio, per garantire un’accessibilità digitale piena a conforme. Continuando a leggere, saprete quali sono:
- i dati e le prospettive future sulla popolazione con disabilità in Italia
- i 3 grossi rischi a cui vanno incontro le aziende che non garantiscono accessibilità digitale
- i principi delle Web Content Accessibility Guidelines
- i 4 principi secondo cui sono organizzate le linee guida in WCAG 2.1
- le disposizioni dell’European Accessibility Act
- i nuovi adempimenti previsti dalla Legge sull’accessibilità (Direttiva UE 2019/882) in Italia
- le 4 mosse pratiche per rendere accessibile un prodotto digitale