Digital360 Awards

La digitalizzazione della filiera lattiero-casearia passa da cloud, IoT e Blockchain

TIM ha realizzato un progetto a favore di un’azienda produttrice di taleggio, progetto con cui è possibile tracciare e monitorare ogni fase del processo produttivo, garantendo trasparenza e gestione efficiente dei dati dal campo alla tavola

Pubblicato il 08 Set 2023

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L’avvento dell’Internet of Things (IoT) ha aperto nuove frontiere nell’ottimizzazione dei processi produttivi in diversi settori. Un esempio di questa rivoluzione è rappresentato dalla filiera produttiva del lattiero-caseario. TIM ha presentato ai Digital360 Awards 2023, nella sezione Internet of Things, un progetto con il quale ha completamente digitalizzato il processo produttivo di un’azienda produttrice di taleggio, partendo dalla parte di campo a quella di allevamento, fino al trasporto e alla trasformazione. Grazie all’integrazione dei dati raccolti in un’unica piattaforma, adesso è possibile tracciare e monitorare ogni fase della filiera, garantendo una gestione completa dei dati e una maggiore trasparenza per il consumatore finale.

Il progetto di Agricoltura 4.0 sviluppato da TIM

La digitalizzazione dell’azienda che produce il taleggio è stata resa possibile dall’utilizzo del software TIM Easy Farm, sviluppato da TIM Enterprise nell’ottica di Agricoltura 4.0. Questo sistema ha permesso di tracciare e monitorare le attività agricole attraverso un quaderno di campagna digitale e mediante la raccolta dei dati tramite sensori IoT installati nella stalla e sui macchinari impiegati nelle lavorazioni.

Nel primo caso, le informazioni si riferiscono ad esempio alla temperatura e all’umidità associate a ogni mungitura, nel secondo riguardano la quantità di foraggio o le tempistiche da considerare per determinati interventi. Una volta raccolti, i dati confluiscono nella piattaforma di tracciabilità Rurall, consentendo una loro gestione completa e la possibilità di risalire a ogni singola operazione partendo dal prodotto finale, cioè il taleggio.

Tra piattaforma cloud, sensori IoT e Blockchain

Il progetto ha integrato diverse componenti tecnologiche in un’unica piattaforma basata su cloud. Oltre al software TIM Easy Farm e ai sensori IoT installati nella stalla, sono stati utilizzati anche i dati provenienti dai macchinari di produzione e i database del caseificio. Inoltre, è stato implementato un layer Blockchain che notarizza i dati raccolti dai sensori IoT e dal software di Agricoltura 4.0, memorizzandoli nella Blockchain di Olivetti e rendendoli disponibili alla piattaforma di tracciabilità. Quest’ultimo è uno degli aspetti più innovativi dell’iniziativa, poiché garantisce l’origine e la sicurezza dei dati raccolti.

Quelli più importanti, dal punto di vista alimentare e di processo, vengono infatti memorizzati tramite questo tipo di tecnologia con l’attribuzione di un marchio D.O.C.G (Dato di Origine Certificata e Garantita) immutabile nel tempo. Il che permette di garantire l’affidabilità e la trasparenza delle informazioni comunicate al consumatore finale, che può conoscere la storia del prodotto e fare scelte più consapevoli.

Digital360 Awards e CIOsumm.IT 2023: TIM

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Partnership e vantaggi per l’azienda lattiero-casearia

Il progetto ha avuto una durata di circa 12 mesi ed è stato finanziato dalla Regione Lombardia tramite il MIND (Milano Innovation District). TIM l’ha guidato in collaborazione con altri partner tecnologici e strategici, come Olivetti per la parte di sensoristica e integrazione delle piattaforme, Tecnoalimenti e il Caseificio Sangiovanni per la mappatura dei flussi di filiera, Rurall per la raccolta dei dati nella piattaforma di tracciabilità e l’engagement del consumatore.

Tra i vantaggi ottenuti dall’azienda lattiero-casearia, il primo ha riguardato l’ottimizzazione delle operazioni in campo e delle risorse impiegate, con conseguente risparmio sui costi di gestione e produzione. Il secondo è consistito nell’introduzione di un monitoraggio e di una raccolta dei dati più accurati, provenienti dagli ambienti e dai macchinari utilizzati nei processi, resa possibile dall’installazione di sensori IoT e dall’interfacciamento con i macchinari stessi. In questo modo i dati e le informazioni rilevanti per la gestione della filiera confluiscono nella piattaforma di tracciabilità e consentono di ripercorrere a ritroso l’intero processo. Infine, il ricorso alla tecnologia Blockchain conferisce affidabilità e trasparenza a beneficio di un consumatore che ha maggiori informazioni per scegliere in maniera più consapevole.

L’architettura modulare e scalabile della soluzione di TIM può essere adattata ad ambiti diversi oltre a quello di Agricoltura 4.0, in pratica in tutti i contesti di Industry 4.0 in cui i dati raccolti nello shop floor possono trasformarsi in valore per ottimizzare i cicli produttivi, le attività di manutenzione, la verifica della qualità e i flussi logistici.

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