All’inizio di giugno, il Parlamento europeo ha approvato l’AI Act, compiendo un passo avanti nella regolamentazione delle applicazioni con un approccio risk-based che potrebbe essere d’ispirazione anche per altri Paesi più indietro dell’Unione. In questo modo vuole vietare i prodotti o i servizi che comportano rischi da considerare inaccettabili.
Una presa di posizione ferma e coraggiosa, la sua, ma che non vuole si trasformi in un freno per l’innovazione e in una zavorra per l’intero ecosistema AI europeo. Ecco quindi che, meno di un mese dopo, lancia i Sectorial AI Testing and Experimentation Facilities (TEF).
Un playground prima di darsi al business
Letteralmente si tratta di strutture di sperimentazione e di test da utilizzare prima del rilascio di qualsiasi applicazione AI, per capire se sia affidabile e conforme alle leggi, in modo che possa essere distribuita e resa disponibile in commercio.
I TEF supportano quindi in pieno la nuova legislazione che prevede l’introduzione di sandbox normativi, offrendo l’opportunità concreta di realizzare test rigorosi agli sviluppatori, soprattutto ora che si trovano ad avere a che fare con l’entrata in vigore di nuove norme e regolamenti.
Il lancio dei quattro (per ora) TEF si inserisce nell’ambito del Programma Europa Digitale della Commissione europea. Per realizzarli, la Commissione europea ha promesso 220 milioni di euro per cinque anni. Un investimento per incoraggiare tutti coloro che stanno sviluppando algoritmi di AI a testarli in simulazione e in ambienti reali, anche per valutare se soddisfano le esigenze dei clienti. Mettendo a disposizione l’accesso a infrastrutture di test in tutta Europa, l’Unione, con un colpo di reni, punta ad accelerare l’adozione di queste soluzioni sul mercato, invece di restare indietro, causa AI Act.
Produzione, sanità, agricoltura e smart cities: si parte nel 2024
Le quattro strutture promesse dovranno essere aperte entro gennaio 2024, mentre alcuni progetti inizieranno già durante l’estate. Ciascuna sarà dedicata a uno specifico settore, la Commissione ha scelto quelli che reputa chiave per l’economia e più all’avanguardia sull’AI: produzione, sanità, agricoltura e alimentazione, smart city.
Il TEF AI-Matters si occuperà di capire come i software di machine learning, uniti alla robotica, potranno far aumentare l’efficienza dell’industria manifatturiera. Il TEF-Health sarà invece focalizzato sull’utilizzo dei dati dei pazienti in ambito sanitario, per vigilare sullo sviluppo di prodotti conformi alle leggi dell’UE per la loro archiviazione.
Il TEF-Agrifood lavorerà per migliorare la produzione alimentare con tecnologie AI sul campo, come per esempio potranno essere i trattori robotizzati sempre più intelligenti. Nel campo delle smart cities opererà il TEF CitCom.ai, partendo da due sfide non banali ma urgenti. L’ottimizzazione delle reti energetiche e della mobilità, compresa quella di potenziali auto a guida autonoma.