“Nell’attuale contesto, in cui la tecnologia è diventata accessibile per tutti, solo la parte umana permette alle aziende di differenziarsi sul mercato. La professionalità e la competenza delle persone semplifica anche il lavoro di una figura strategica e trasversale come quella del CIO”. Nicola Di Giusto, Sales & Marketing Manager di Vianova, espone questa vision human-centred dal palco dei Digital360 Awards con molti esempi concreti presi dall’esperienza di Vianova.
L’evento di Lazise, tenutosi in concomitanza con il CIOSumm.it, è l’occasione per Di Giusto per ribadire l’importanza di una introduzione corretta dell’AI all’interno dei processi aziendali.
Al di là delle sfide legate a privacy e sicurezza, quello su cui Di Giusto si concentra è “la divisione dei compiti” tra uomo e macchina. “L’intelligenza artificiale si occupa di dati e calcoli e il suo compito deve essere solo quello di fornire informazioni utili per permettere alle persone di scegliere al meglio. È fondamentale che a decidere sia l’umano, perché è il solo in grado di contestualizzare tutto ciò che l’AI fornisce a suo supporto” spiega Di Giusto.
Nessuna intenzione di minimizzarne il ruolo: proprio all’interno del servizio clienti di Vianova, i dati e le informazioni elaborate in modo efficiente e istantaneo dall’AI sono un asset fondamentale per permettere agli operatori in carne e ossa di rispondere adeguatamente, con la propria professionalità ma anche con prontezza abilitata dalla tecnologia. “I sistemi di analisi della rete forniscono dati accurati che vanno contestualizzati e trasformati in informazioni utili per operatori e Clienti. Quindi c’è sempre il binomio uomo-macchina che deve lavorare in modo coordinato, per offrire un servizio più preciso ai Clienti” precisa Di Giusto.
Nel suo intervento, regala spazio e meriti all’AI raccontando poi come, nel settore delle telecomunicazioni in cui opera Vianova, venga utilizzata per l’ottimizzazione delle reti di comunicazione e per prevedere guasti o colli bottiglia. Un approccio “future ready” che consiglia a ogni CIO e a chiunque oggi si trovi a fare i conti con la presenza dell’AI, a volte “scomoda” ma differenziante sul mercato.