L’atto di fumare in luoghi in cui non è ammesso farlo costituisce un crimine a tutti gli effetti. Singapore lo punisce con multe salate e lo persegue con “armi” tecnologiche avanzate. Sono le stesse che siamo abituati a veder sfoderate per reati di altro tipo, per esempio di stampo terroristico o con persone scomparse, ma che sembrerebbero mostrare una discussa e faticosa efficacia anche in questa situazione più “banale” e quotidiana.
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AI agente anti-fumo: stretta tech di Singapore contro i furbetti della sigaretta
Giunta alla sua versione 3.0, la soluzione di AI Balefire prova a individuare chi fuma in aree “protette” senza punire ingiustamente chi mangia patatine o beve utilizzando una cannuccia. Una vera sfida tecnologica contro i falsi positivi che può fare scuola, oltre che far incassare più multe al governo
Giornalista

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