Ynnova nasce nel maggio 2012 per iniziativa di alcuni professionisti provenienti dall’industria del freddo e dall’automazione industriale, con esperienza in Italia e all’estero, in particolare in Cina. “Ci siamo specializzati nella catena del valore della manutenzione utilizzando l’Internet of Things per superare la logica prevalente in questo campo, che potremmo definire ‘disconnessa’ [ossia con interventi predeterminati e non legati al reale stato della macchina ndr] e proporre un monitoraggio intelligente e integrato delle macchine – spiega Lorenzo Melato, co-fondatore e Ceo di Ynnova – L’obiettivo è permettere al manufacturer di garantire una migliore performance in termini di servizio”.
Ynnova si rivolge dunque alle industrie manifatturiere con una soluzione che gestisce sia impianti già dotati di sensori capaci di rilevare le grandezze fisiche critiche o, se non sono presenti, li installa. Le grandezze fisiche vengono raccolte, normalizzate, memorizzate utilizzando il cloud (con tecnologia Azure di Microsoft). Ricordiamo che, dopo pochi mesi dalla creazione, Ynnova è stata ammessa al programma BizSpark, che supporta le startup offrendo software gratuito e le inserisce nel circuito internazionale Microsoft.
Se dall’analisi dei dati emergono criticità, il sistema Ynnova allerta automaticamente il team di assistenza predefinito per il problema rilevato. “Ci piace dire che il nostro sistema trova sempre la persona giusta nel momento giusto”, sottolinea Melato.
La soluzione si presenta come orizzontale per diversi settori industriali anche se sono necessari alcuni adattamenti per rispondere alle differenti esigenze: “Abbiamo già clienti nel settore dell’energia, in particolare nella produzione da biogas, e ci stiamo rivolgendo alla diagnostica medica, per la quale la riduzione dei downtime è strategica – precisa Melato – I nostri potenziali clienti sono tutti i produttori di macchine mentre gli interlocutori all’interno delle aziende sono stati finora i service manager, i Cto e i tecnici che operano sul campo”.
La startup ha ricevuto un finanziamento a fondo perduto (di circa 140mila euro pari al 55% del costo del progetto) dalla Regione Veneto e dall’Unione Europea per sviluppare un sistema di analytics che, attraverso algoritmi di inferenza statistica e di machine learning, sarà in grado di prevedere quando la macchina sta per rompersi: “Entriamo così nel campo della predictive maintenance che rappresenta la chiave di volta per aumentare il livello di servizio nel campo del service e della manutenzione”, conclude Melato, ricordando che Ynnova è alla ricerca di altri investimenti pubblici e privati per sviluppare ulteriormente l’intelligenza delle macchine.