La fruizione di video su mobile per motivi di lavoro sta aumentando a ritmi notevoli, e cresce quindi in aziende e organizzazioni la necessità di supportare e gestire questa tendenza. Lo sostiene la società di ricerca Gartner, secondo cui entro il 2015 almeno il 60% degli information worker fruiranno di applicazioni con contenuti video attraverso appunto un mobile device.
Sviluppare e supportare nuovi sistemi di content management capaci di gestire applicazioni e utilizzi di video è un compito molto impegnativo per le aziende, che giustamente temono di investire molte risorse per App che magari poi verranno utilizzate poco e con scarsa soddisfazione dal personale, sottolinea Gartner: “D’altra parte la crescente diffusione dei dispositivi mobile in ambito aziendale impone di supportare la fruizione di video su questi prodotti sia per usi interni sia per usi esterni”.
La sfida è molto complessa anche per la grande varietà di dispositivi e piattaforme mobile: sempre secondo Gartner, entro il 2014 il 90% delle organizzazioni supporterà applicazioni aziendali su diversi tipi di device mobili, dai classici pc portatili ai tablet, dai mobile phone agli ibridi tablet/notebook, fino a prodotti che ora sono solo sperimentali o poco più. Il supporto dei formati video su mobile dovrà ovviamente estendersi non solo ai dispositivi aziendali, ma anche a quelli di proprietà di dipendenti, partner e clienti, vista la crescente diffusione del fenomeno BYOD (Bring Your Own Device).
“Ci aspettiamo che entro il 2016 la metà dei progetti di collaborazione basati su contenuti fallirà a causa dei bassi livelli di adozione e utilizzo da parte dei lavoratori per i quali queste soluzioni sono pensate – scrive Gartner -. Questa tendenza ha diverse cause, tra cui l’incapacità delle aziende di rispettare le preferenze dei dipendenti per quanto riguarda i device”. Anche se spesso il mobile non è il media migliore per fruire dei video sotto il profilo strettamente tecnico ed ergonomico, questo è il concetto, deve comunque far parte di qualunque strategia aziendale riguardante i video.
Video time-shifting, vantaggi e svantaggi
In particolare, dato che l’uso dei mobile device a volte avviene in punti con debole copertura di rete, l’infrastruttura di erogazione aziendale deve adattarsi alla variabilità della banda, e anche prevedere la fruizione in differita (time-shifting video), dato che appunto può capitare che qualche utente in un certo momento non abbia a disposizione una banda sufficiente a vedere un video in diretta.
Sul time-shifting video in particolare c’è un acceso dibattito: molti manager sono contrari perché convinti che si perda il forte effetto psicologico che si ottiene quando tutti gli addetti a cui è rivolto lo vedono tutti allo stesso momento. D’altra parte Gartner sottolinea che il tasso di visione effettiva di un video aumenta sensibilmente quando i destinatari possono scegliere quando vederlo, e cresce ulteriormente se il video è diviso in piccoli segmenti, ciascuno con un messaggio conciso e preciso.
Il report sottolinea l’importanza di supportare tutti i formati di video su tutte le piattaforme mobile che possono essere utili in azienda. Per le piattaforme, anche se quelle largamente prevalenti sono Android e iOS, altri ambienti sono altrettanto importanti in determinati settori o tipologie di lavoratori. Quanto ai formati video, finora per l’interoperabilità le aziende si sono affidate largamente ai fornitori di content management di fiducia. In effetti la transcodifica di grandi volumi di video è al di là della capacità di molte aziende private e pubbliche senza supporto, e Gartner prevede un aumento del ricorso alle transcodifiche in ambienti cloud, anche perché non ci si può aspettare, almeno nel breve termine, l’affermazione di un formato standard nettamente prevalente.