Sulla scia dell’uragano Sandy diverse città stanno rivalutando la prontezza dei propri piani in caso di calamità naturali: in questo contesto l’Internet of Things può giocare un ruolo non secondario nel supportare la tempestività e l’accuratezza dell’intervento delle forze della protezione civile, o nell’informare i cittadini su quanto sta accadendo.
Grazie all’IoT, si possono fornire in tempo reale informazioni su una determinata situazione a forze dell’ordine e – grazie all’utilizzo di device portatili – a singoli utenti in mobilità. Non solo, si può determinare anche la posizione tramite GPS o mezzi alternativi, tuttora oggetto di ricerche, in caso di indisponibilità del sistema, come ad esempio accade all’interno di un edificio.
In tal senso i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) stanno lavorando ad una soluzione volta a rivoluzionare le modalità di risposta ad una situazione di emergenza creando mappe istantanee.
Il cuore del sistema, attualmente in fase di sperimentazione, è un sensore portatile che permette di costruire una mappa digitale in tempo reale di un edificio o ambienti simili monitorando i movimenti di una persona al suo interno. Ad esempio, per testare il sistema, uno studente ha fatto il giro del campus indossando il prototipo sviluppato e mostrando come la mappa venisse creata man mano a seconda dei movimenti e della posizione.