In Mozambico è stata adottata una soluzione che permette
di sfruttare la rete GSM cellulare per inviare i risultati degli
esami HIV delle donne in gravidanza a distanza di pochi giorni
dal test. Quasi 400 ambulatori del Paese sono stati
dotati di una piccola ed economica stampante – realizzata da una
collaborazione tra Telit e Sequoia Technology nell’ambito
di un progetto finanziato dalla fondazione Clinton e dal
Ministero della Salute del Mozambico – che, aggirando i
limiti infrastrutturali del Paese e sfruttando gli Sms, è in
grado di collegarsi ad un gateway cellulare GSM e così di
ricevere in completa sicurezza i risultati degli esami di
laboratorio.
Grazie a questa tecnologia le donne incinte risultate
positive al test hanno potuto assumere farmaci antiretrovirali in
anticipo, riducendo la percentuale di possibilità di
trasmissione del virus ai loro neonati dal 40% a meno
dell’1%. Attualmente, quasi la metà dei bambini nati in
Mozambico che ha contratto l’HIV muore nei primi 2 anni di
vita.
Le infrastrutture sanitarie in Africa sono carenti e la maggior
parte degli ambulatori non può essere raggiunta dalle
autovetture, non dispone di servizi e-mail e di nessuna linea
telefonica: l’unico canale di comunicazione
presente quasi ovunque è appunto la rete cellulare.
Data l’economicità e la funzionalità del sistema, i
Ministeri della Salute dei principali Paesi africani hanno già
espresso il proprio interesse per la soluzione, che potrà essere
utilizzata anche per ottenere i risultati delle analisi di
laboratorio di altre malattie, come malaria e tubercolosi.