Il Ministero per la Ricerca guarda con attenzione al programma dell’Unione europea sulle Smart City. L’obiettivo è di rafforzare le capacità tecnologiche delle imprese, università ed enti di ricerca su alcuni temi specifici. Lo ha detto il ministro Francesco Profumo in un’audizione in Commissione Cultura della Camera durante la quale ha illustrato le azioni strategiche per i prossimi mesi.
Un sistema di interventi coordinato
Profumo ha parlato di un sistema di interventi, «coordinato e finalizzato attraverso l’individuazione di un obiettivo strategico, le città intelligenti , che assume il ruolo di punto focale per l’organizzazione e il coordinamento degli sforzi di tutti gli attori che partecipano al processo».
«Da un lato, quindi, l’azione si ispira alla volontà di affrontare problemi di grande rilevanza sociale, quali la riduzione delle emissioni attraverso le tecnologie pulite, infrastrutture intelligenti per la mobilità, realizzazione di modelli urbani e di abitazione più sostenibili, una sanità più efficiente, un welfare equo e tecnologico per la società che invecchia e per le persone in condizioni di disagio. Dall’altro, la stessa si ispira alla volontà di capitalizzare gli sforzi necessari al miglioramento della vita dei cittadini attraverso l’aumento delle capacità tecnologiche, della competitività e del potenziale di crescita delle imprese italiane».
Per realizzare questo «disegno, concentrando gli sforzi sui settori e sulle applicazioni più rilevanti, il Governo – dice il titolare di viale Trastevere – intende utilizzare la piattaforma ideale della Smart City e la visione di sviluppo ad essa sottesa come punto focale per il coordinamento delle azioni di governo orientate allo sviluppo, nonché come metafora narrativa del percorso lungo il quale l’azione di governo intende coinvolgere cittadini, imprese, ricercatori ed amministrazioni».
Il ministro ha aggiunto che «La piattaforma progettuale di Smart City è una collezione di problemi di scala urbana e metropolitana da affrontare e di idee per risolverli, un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di inclusione, regole di relazione tra sistema pubblico e privato, nuova strumentazione finanziaria, innovazione nella pubblica amministrazione, procedure di procurement, azioni di semplificazione e trasparenza, regolamentazione, su cui la pubblica amministrazione sappia formulare promesse credibili nel medio periodo».
Al via il portale Torinosmartcity
Intanto a Torino è nato il portale torinosmartcity.it. Realizzato da Csi Piemonte, vuole accompagnare e promuovere il progetto di Torino Smart City, in cui l’amministrazione è impegnata da tempo e per il quale ha già ottenuto la qualifica di coordinatrice delle città italiane coinvolte nello stesso progetto.