Cebit: spazio alla D!conomy

Al Cebit 2015 ci si focalizzerà sulla rivoluzione in atto: come il digitale sta ribaltando le aziende, l’economia, i modelli di business. Nello slogan scelto, “D!conomy”, la “i” sottosopra simboleggia questa rivoluzione. Il paese partner sarà la Cina. Uno spazio, nominato Scale 11, verrà dedicato all’ecosistema che orbita attorno alle startup.

Pubblicato il 18 Dic 2014

7360von Sass Hartwig

MILANO – Sarà “D!conomy” il tema del prossimo Cebit, che si terrà ad Hannover dal 16 al 20 marzo 2015. Come ha spiegato Hartwig Von saß, Capo Ufficio Stampa della manifestazione, il punto esclamativo è una “i” rovesciata, a rappresentare il ribaltamento (il “sottosopra”) che la digitalizzazione sta imponendo alle imprese, e come i trend emergenti – cloud, mobility, social collaboration, big data – innestandosi l’uno sull’altro nel classico “Nexus of forces” codificato da Gartner, stiano trasformando i modelli di business esistenti e con questi l’organizzazione e il concetto stesso di azienda. La fiera sarà dunque dedicata, con riferimento specifico ed esclusivo al mondo delle imprese, a dare una panoramica completa delle soluzioni e dei modelli aziendali così come si stanno evolvendo trainati da questi trend. Se ne stanno accorgendo anche i vendor di tecnologia, che, come ha detto Andrea Ardizzone, Segretario Generale di Assintel, ospite all’incontro, “ormai arrivati a un punto di non ritorno, sono obbligati a una mutazione genetica: il mercato sta cambiando, crescono solo i settori più innovativi e connessi alla Digital economy”; quindi cita una ricerca dell’Associazione che vede in forte ascesa – non è una sorpresa – il cloud, per il quale la spesa è cresciuta in un anno di oltre il 20% (previsione per il 2014).

Hartwig Von saß, Capo Ufficio Stampa del Cebit

Paese partner del Cebit 2015 sarà la Cina, che dovrebbe partecipare con oltre 600 aziende: una scelta calzante, dal momento che si tratta di una delle nazioni a crescita più rapida del settore Ict (per l’European Information Technology Observatory, per dare un metro di misura, il mercato cinese dell’It crescerà quest’anno dell’8,8%). Per quanto riguarda le Cebit Global Conferences, hanno già confermato la loro presenza Lida Yan, Ceo di Huawei, Raimund Genes, Cto di Trend Micro e Jamie Shea, Vice Segretario Generale aggiunto della Nato per le sfide emergenti in ambito sicurezza. Sarà proprio la security uno dei temi portanti dell’evento, con un padiglione totalmente dedicato: “La sicurezza è oggi centrale per il settore informatico – dice Von Saß – In Germania, ma non solo, le aziende si stanno concentrando moltissimo su questo tema; non solo i vendor di tecnologia, ma anche gli utenti stanno prendendo coscienza del problema, cruciale soprattutto in rapporto alla crescente diffusione del cloud”.

Andrea Ardizzone, Segretario Generale di Assintel

Di particolare interesse una nuova area, Scale 11 (Padiglione 11), dedicata all’ecosistema che orbita attorno alle start up: l’intento non è solo dare uno spazio espositivo a queste nuove imprese e alle loro idee, ma anche metterle in contatto con chi può poi svilupparle. “Vogliamo che le start up possano avere contatti con aziende e investitori, ma anche con enti pubblici o privati che offrono incentivi e finanziamenti”, dice Von Saß, che prosegue spiegando che l’area sarà completata dal Developer World, spazio dedicato ai programmatori, dove si discuteranno i temi più attuali del settore. Ad arricchire il progetto, il concorso Code_n, volto a promuovere le migliori idee e favorire il dialogo con potenziali investitori. Lo slogan del concorso è “Dentro l’Internet delle Cose”: il tema Iot non poteva mancare in una fiera dedicata alla “D!conomy”, e sarà anch’esso trattato, come ci conferma Von Saß, con particolare riferimento alla serie di tecnologie che servono per abilitarlo.

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