WWDC (WorldWide Developers Conference), l’evento annuale
riservato agli sviluppatori, Steve Jobs, CEO della società di
Cupertino, ha presentato il nuovo iPhone 4, ultimo erede dello
smartphone touchscreen che ha rivoluzionato il mercato dei
cellulari. Secondo i dati pubblicati da IDC, le vendite di iPhone
nel primo trimestre 2010 hanno rappresentato il 16,1% del
mercato, in aumento, rispetto allo stesso periodo 2009, di oltre
il 131%. Nielsen stima, per iPhone OS, una quota di mercato USA
del 28%, dietro a BlackBerry (con il 35% di market share, in calo
del 2%) e davanti a Windows Mobile (19%) e Android (9%). A
livello globale, però, non si deve dimenticare la presenza di
Symbian OS, che domina incontrastato il mercato dei sistemi
operativi per smartphone con una share del 44%, e la recente
alleanza strategica fra Nokia e Yahoo!, che combina
l'esperienza di Yahoo! nei servizi mail e instant messaging
con quella in mappe e servizi di navigazione propria del gruppo
finlandese. Da un rapporto Nielsen, inoltre, emerge come gli
utenti americani di iPhone siano i più fedeli alla piattaforma
scelta: nell'80 per cento dei casi dichiarano che il loro
prossimo telefono sarà ancora uno smartphone Apple. Piuttosto
soddisfatti, però, anche gli utenti di Android, che sette volte
su dieci si dicono pronti a riacquistare uno smartphone basato
sul sistema operativo sviluppato da Google. Tuttavia, nonostante
il successo della piattaforma Android, il colosso di Mountain
View ha deciso di interrompere le vendite online del suo primo
smartphone, il Nexus One, che si poneva in diretta concorrenza
con iPhone. Secondo le previsioni di Kaufman Bros., società di
investment banking, nel 2010 verranno venduti 37 milioni di
iPhone, che saliranno a 43 milioni nel 2011, consolidando la
posizione di mercato della piattaforma Apple all’interno
del comparto mobile. L’alto numero di vendite è in parte
giustificato dall’enorme bacino d’utenza
internazionale: il nuovo terminale verrà infatti
commercializzato il 24 giugno in USA, UK, Francia, Germania e
Giappone, con l’obiettivo di coprire fino a 88 paesi entro
la fine di settembre e altri mercati in futuro. Non resta che
aspettare le prossime mosse degli altri competitor, che non si
faranno di certo attendere.