Milano sempre al vertice della classifica e tante città intermedie con ottime performance. Firenze e Bologna inseguono, ma con un ritmo diverso. Milano sembra allungare il passo, Firenze migliora, mentre Bologna presenta qualche difficoltà. E’ invece Roma che presenta le maggiori problematiche tra le grandi città e scivola dal 12° al 21° posto.
E dopo Roma, Bologna è la grande città che evidenzia le performance più opache di iCity Rate rispetto allo scorso anno, e soffre la concorrenza di città che nella parte alta della classifica si muovono con maggior determinazione.
iCity Rate
Il rapporto iCity Rate, realizzato da ForumPA nell’ambito del progetto iCityLab è arrivato alla quarta edizione e analizza anche quest’anno le caratteristiche e le “performance” delle città italiane sulla base di 7 parametri fondamentali come economy, living, environment, people, mobility, governance e legality. Sei parametri sono sostanzialmente gli stessi dello scorso anno mentre è stato aggiunto il parametro legality che valuta gli aspetti legati alla legalità nell’ambito sociale e lavorativo. Il report è stato realizzato con la collaborazione di Openpolis, realtà che affianca il comitato scientifico costituito da Istat, Unioncamere, Federutility e Anci.
Dai risultati emerge come già evidenziato il primato di Milano che mantiene la prima posizione che già occupava lo scorso anno e in generale la classifica evidenzia una certa stabilità rispetto alla scorsa edizione anche se alcune città sembrano aver risentito dell’inserimento dei parametri di valutazione legati alla legalità. Così pure Firenze e Modena mantengono la stessa posizione dello scorso anno mentre si segnalano i miglioramenti delle posizioni di Parma (6) e Trento (8).
Le città intermedie
Dall’analisi emerge il vitalismo delle citta intermedie che costituiscono di fatto, l’ossatura più robusta del nostro sistema urbano. Il rapporto le definisce come nuove piccole capitali e sottolinea come sono spesso più dinamiche e performanti delle grandi città metropolitane. L’esempio che viene evidenziato riguarda ad esempio Modena che raggiunge il 4° posto assoluto per le performance economiche e presenta risultati di eccellenza anche nella direzionalità, nella internalizzazione produttiva e nei comportamenti innovativi cui si aggiungono anche valori di eccellenza nell’ambito del sociale.
In generale le prime dieci città in classifica sono sostanzialmente quelle dello scorso anno con l’eccezione dell’entrata in classifica di Trento (lo scorso anno 13°) e l’uscita nella top 10 di Ravenna (dal 7° al 13° posto). Trento esprime ottime performance dal punto di vista dell’environment e della governance e buoni risultati in economy e people. Ravenna al contrario ha presentato risultati inferiori allo scorso anno nelle dotazioni strutturali (servizi di connessione infrastrutturale, consumo energia, iniziative legate alla gestione dei rifiuti) e ha visto una penalizzazione nella dimensione legality.
Un discorso a parte merita Roma che se continua ad avere buone performance in termini di economy (3°), di people (9°) e di living (12°) e mobility (18°) perde però tantissimo in legality (97°) in environment (85°) e in governance (34°), performance negative che appunto la fanno scendere alla 21° posizione perdendo ben 9 posti rispetto al 2014.
Il rapporto Nord-Sud
Il rapporto Nord-Sud vede ancora una volta il mezzogiorno penalizzato rispetto alle città settentrionali. La prima città del Sud in classifica è Cagliari ferma alla 60° posizione, a causa di una serie di problematiche legate al consumo di energia elettrica, alla dispersione della rete idrica e alla scarsa pianificazione ambientale, mentre a livello di mobilità collettiva, trasporti pubblici, attivismo non-profit sui social network la città recupera voti e posizioni.
Metodologicamente lo studio attribuisce ai sette parametri due specifiche forme di valutazione, una legata a indicatori generali o “standard” e una legata alla componente “smart” ovvero all’innovazione tecnologica e sociale. Il risultato finale è un indicatore generale che riassume le performance ottenute con tutti gli indicatori. di fatto con le tematiche “smart” collegate alle dinamiche di innovazione tecnologica e sociale l’impianto della ricerca risulta costituito da 150 variabili statistiche elementari, 84 Indici, 7 dimensioni, 14 Indici dimensionali e 1 Indice di sintesi per un impegno metodologico e per un volume di informazioni che consente una analisi dettagliata della situazione legata ai fattori di innovazione e di qualità della vita delle città italiane.
Per disporre del rapporto completo è necessario registrarsi al sito di ForumPA effettuare il login e accedere al sito collegato iCityLab dove si può leggere e scaricare il report.