L’IoT come motore delle Smart City

L’Internet delle cose è sempre di più centrale nello sviluppo dei nuovi servizi delle città intelligenti e occorre superare le difficoltà legate alla scarsità di investimenti e alla formazione delle risorse interne

Pubblicato il 17 Nov 2015

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Il rapporto tra IoT e Smart City è sempre più stretto ed è destinato a diventare naturalmente inscindibile. L’unico vero freno a questo scenario è rappresentato dalla logica degli investimenti e dalla tipologia e struttura dei progetti che via via vengono implementanti. In questo senso è molto prezioso lo scenario che viene illustrato nel report Internet of Things per la Smart City: una road map per creare valore realizzato dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano.

Il report, come segnalato anche nell’articolo Premio Sapio: la Smart City deve coinvolgere tutti, evidenzia come uno degli ambiti applicativi più diffusi e più significativi nell’ambito IoT è rappresentato dallo Smart Metering gas che conta già su una significativa diffusione e che rappresenta uno dei componenti abilitanti della Smart Urban Infrastructure.

Per meglio comprendere le possibili linee di sviluppo delle Smart City occorre partire dalla considerazione che questi progetti hanno lo scopo di migliorare le condizioni di vivibilità, di sviluppo, di sostenibilità e di innovazione delle nostre città. Per raggiungere questi obiettivi è necessario disporre prima di tutto di maggiore conoscenza sul territorio, di dati chiari sui servizi, sul vissuto sociale ed economico delle città.

IoT fondamentale per le Smart City

Con queste prospettive risulta evidente che la diffusione di apparati IoT è assolutamente fondamentale per lo sviluppo delle Smart City e che questi apparati abilitano l’erogazione di nuovi servizi e permettono ai cittadini di utilizzarli. Nella ricerca realizzata per il report realizzata su comuni con oltre 40.000 abitanti emerge che in questo momento i fattori di criticità per questi progetti sono rappresentati fondamentalmente dalla mancanza di investimenti, ma anche dalla mancanza delle competenze interne necessarie e dalle difficoltà di integrazione tra infrastrutture e progetti del passato con le prospettive legate all’inserimento di nuovi fattori di innovazione.

Ovviamente si tratta di fattori strettamente correlati tra loro che richiamano alla necessità di una visione progettuale di ampio respiro che possa comprendere tutti i componenti in modo integrato. Il report sottolinea che uno dei fattori chiave per la prospettiva Smart City è rappresentato dalla Smart Urban Infrastructure (SUI) dove le applicazioni IoT possono certamente aprire tantissime nuove prospettive e dove le soluzioni di Smart Metering Gas rappresentano già una importante realtà. Ed è proprio pensando alle opportunità legate alla diffusione di apparati Smart Metering gas e alle possibilità di utilizzare queste infrastrutture per la condivisone di dati destinati ad altre applicazioni che possono aprirsi spazi di sviluppo integrato. In questo senso va letta l’apertura della Aeegsi (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico) verso forme di sperimentazione legate in particolare ai settori della raccolta dei rifiuti e della illuminazione intelligente nella prospettiva di dare vita a soluzioni multiservizio.

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