Giotto: la piattaforma IoT firmata AlmavivA

Un insieme di moduli compatibili, collegabili e scalabili, che forniscono gli elementi per costruire soluzioni verticali in qualunque settore della Internet delle Cose superando l’ostacolo dei “silos”. Alberto Tripi, presidente di Almaviva sottolinea come Giotto sia al servizio di imprese ma anche di università e start-up in Italia per promuovere l’innovazione

Pubblicato il 20 Nov 2015

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Alberto Tripi, Presidente del Gruppo AlmavivA alla presentazione di Giotto

In un mondo dove aziende, case, città, automobili e potenzialmente ogni oggetto e persona sarà connesso alla rete, trasmettendo dati e interagendo, appaiono quanto mai essenziali strumenti capaci di semplificare la creazione di applicazioni, garantire la sicurezza dei dati e superare i silos verticali creati dalle piattaforme proprietarie. Per questo Almaviva, ha pensato a un “motore universale” dell’IoT dando vita a Giotto (Almaviva Universal Platform for Enterprises), piattaforma cloud universale, completa, flessibile e scalabile per sviluppare in modo semplice e sicuro nuovi progetti nell’IoT.

“L’informatica è cambiata”, ha affermato il presidente Alberto Tripi presentando Giotto a Roma: “Siamo nell’era delle piattaforme e dell’informatica ‘molecolare‘.”

I “mattoncini software” di Giotto

Nunzio Calì, vice direttore generale Direzione Operations Almaviva

Giotto fa dialogare tutte queste “molecole” (persone, macchine, dati), con un supporto unico, rendendo compatibili tutti i componenti utili a dare forma alle idee nell’Internet delle cose. La piattaforma di Almaviva si presenta come un insieme di mattoncini, ovvero componenti software compatibili e collegabili, in parte già parzialmente assemblati in elementi universali, riutilizzabili più volte, con cui creare forme diverse.

In Giotto ci sono tutti i software necessari per realizzare soluzioni verticali IoT. E attraverso Giotto si possono connettere in un unico ambiente differenti dispositivi e farli interagire con le persone, le applicazioni, i servizi e con altri dispositivi: le soluzioni sviluppate tramite Giotto possono infatti raccogliere ed elaborare i dati generati dai sensori e dai dispositivi connessi alla rete e metterli a disposizione di utenti finali, applicazioni e ulteriori dispositivi.

La piattaforma universale Almaviva è anche capace di collegarsi alle altre reti e sistemi presenti in azienda e, grazie a Cisco Intercloud Fabric, si potrà collegare a sistemi e cloud eterogenei. “Giotto è un insieme di moduli che forniscono gli elementi per costruire soluzioni verticali in qualunque settore e che saranno raccoltianche in librerie riutilizzabili”, ha ribadito Nunzio Calì, vice direttore generale Direzione Operations Almaviva.

Applicazioni: dall’energy management alla sicurezza

In Giotto già si possono trovare alcuni “mattoni” pronti, come la piattaforma di analisi e gestione dei consumi SEM (Smart Energy Management), ha indicato Stefano Capelli, Responsabile progetti nuovi business di Almaviva, o il sistema di servizi wi-fi in stazione, Wi-Life Station, di cui ha parlato Smeraldo Fiorentini, vice direttore generale Divisione Transportation di Almaviva, con il caso della Stazione Smart di Milano Centrale. Ma ci sono molti altri ambiti: “Le applicazioni sono molteplici, lavoreremo anche per agricoltura e sicurezza”, ha indicato Tripi.

L’importanza degli standard

Stefano Mainetti, professore della School of management del Politecnico di Milano e Ceo di Polihub

La IoT rappresenta un’opportunità enorme per il sistema paese. Il Politecnico di Milano ha calcolato in Italia un boom di oggetti connessi su reti cellulari (+33% nel 2014) e più di un miliardo di euro come fatturato generato da soluzioni con connettività cellulare. “Le applicazioni sono infinite“, ha affermato Stefano Mainetti, professore della School of management del Politecnico di Milano e Ceo di Polihub

“Tutte crescono a due cifre e le start-up attraggono investimenti”. Tra le start-up più finanziate nel settore IoT ci sono proprio quelle che sviluppano piattaforme di integrazione. “Occorrono protocolli standard”, ha indicato Mainetti. ”

Giotto è l’anello mancante sul percorso della IoT”.”Cisco ha sempre puntato sugli standard aperti, su reti intelligenti e programmabili”, è intervenuto Agostino Santoni, AD di Cisco Italia. “Cisco va dove ci sono integrazione, innovazione e capacità di fare partnership. Le collaborazioni di Giotto con le università saranno molto importanti”.

Piattaforma IoT

Agostino Santoni, AD di Cisco Italia

Giotto rappresenta infatti uno strumento non solo per tutte le imprese italiane, ma anche per centri di ricerca e start-up: Almaviva ha già stretto accordi con lo IoT Lab del Politecnico di Milano, CTL Sapienza e Università degli Studi Roma Tre, e altri ne seguiranno. Questi istituti potranno utilizzare Giotto gratuitamente, perché “Rendere accessibili le tecnologie alle forze innovative del paese è un’assoluta priorità”, ha detto Tripi. “Giotto è un motore facilitante per far partire nuovi progetti, incentivare la ricerca e far decollare nuove start-up, una piattaforma al servizio dell’innovazione”.

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