Il mondo dei Data Center sta vivendo da dieci anni a questa parte una serie di trasformazioni estremamente significative, spinte soprattutto all’avvento di fenomeni come il cloud computing e l’edge computing. Non si tratta soltanto di un cambio di paradigma tecnologico, ma anche di prestazioni, che oggi sono estremamente più elevate rispetto a un decennio fa, grazie a miglioramenti nell’infrastruttura (tra cui gli UPS) che permettono un aumento dell’efficienza di circa l’80%. Ma quali miglioramenti potranno esserci nei prossimi dieci anni? Secondo un’analisi che è stata pubblicata da Schneider Electric è lecito aspettarsi un’ulteriore evoluzione dei micro data center e dei modelli prefabbricati, che vedranno dei miglioramenti in termini di design. Ma per quanto riguarda lo sviluppo più tradizionale dei data center, la strada risiede probabilmente in rack pronti che consentano ulteriori progressi nell’efficienza e riducano al minimo le interruzioni legate alla costruzione. In questo senso, ad esempio, va HyperPod di Schneider Electric.
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Un’altra rivoluzione che potrebbe accadere nelle sale Data center è quella del raffreddamento liquido, che potrebbe permettere di risolvere il problema delle densità crescenti a livello di chip stanno probabilmente diventando il fattore limitante nella progettazione IT. Più in generale, in un ambiente che si fa sempre più ibrido e variabile (basti pensare alla necessità di gestire i carichi della produzione delle energie rinnovabili) il futuro dei data center riguarderà sempre di più la connessione, la raccolta dei dati, l’analisi e l’azione. In questo contesto, una risposta può arrivare dai sistemi di gestione basati su cloud, come la piattaforma EcoStruxure di Schneider Electric.