dell’abbigliamento nei prossimi cinque anni triplicherà,
raggiungendo alla fine del 2014 il valore di 125 milioni di
dollari. «Le tecnologie RFId rappresentano una delle più
importanti opportunità nel breve termine per incrementare il
business e abbattere le problematiche correlate alla
distribuzione delle merci – ha specificato Michael J.
Liard, ABI Research's RFId practice director –.
Esistono ormai metriche precise che dimostrano concretamente il
valore e i benefici derivanti dall’utilizzo di queste
tecnologie anche in termini di Return on Investment (ROI). Il
mercato è dinamico e offre molte opportunità, soprattutto per
quegli operatori, in particolare gli “early adopter”,
che lavorano sul canale distributivo in modo innovativo».
Il settore dell’abbigliamento utilizza l’RFId per
gestire al meglio tutta la supply chain, per ottimizzare gli
inventari e per garantire totale visibilità degli stock a
magazzino. A differenza di altre realtà, l’utilizzo delle
tecnologie RFId non si limita a progetti pilota condotti da un
numero limitato di aziende, ma è da considerare un fenomeno
consistente per tracciare le merci che provengono da Paesi in cui
anche la lingua costituisce una barriera a una gestione più
trasparente delle informazioni legate ai vari prodotti. In questo
caso la tecnologia, infatti, diventa un elemento facilitatore che
velocizza il processo distributivo.