L’evoluzione del mercato dei terminali e la sfida della “customer experience”

Il mercato della telefonia mobile, ed in particolare il settore dei produttori di cellulari, sta attraversando un importante momento di transizione sia per la…

Pubblicato il 31 Ago 2009

Il mercato della telefonia mobile, ed in particolare il
settore dei produttori di cellulari, sta attraversando un
importante momento di transizione sia per la difficile
congiuntura economica – anche se per molti in fase di
miglioramento – sia per le molteplici forze competitive
ed innovative che lo stanno attraversando. I consolidati
rapporti di forza tra le storiche aziende del settore si stanno
ridisegnando velocemente e la battaglia competitiva si sta
giocando in maniera sempre più intensa lungo tre principali
fronti: smartphone, sistemi operativi e applicazioni.

Sul primo punto, ci forniscono interessanti spunti di
riflessione i dati pubblicati da Gartner sulle vendite mondiali
di terminali nel primo trimestre 2009. Nonostante i dati di
questo trimestre siano influenzati fortemente dal diffuso calo
di fiducia nei consumatori che sembra aver raggiunto il suo
picco proprio in questo primo periodo dell’anno, emerge
chiaramente un trend che sta caratterizzando da un po’ di
tempo il mercato dei cellulari: la rilevanza strategica del
comparto degli smartphone per il futuro del settore e la lenta
erosione del potere
di mercato di Nokia. Infatti,
le vendite complessive dei terminali al consumatore finale nel
primo trimestre 2009 registrano un calo del 9,4% rispetto al
periodo precedente per un totale di 269,1 milioni di unità, in
contrasto rispetto all’ottimo andamento del segmento
smartphone, in crescita del 12,7% e pari al 13,5% di tutte le
vendite del trimestre.

La contrazione complessiva registrata è la più intensa
dal 2001 e si affianca anche alla riduzione significativa degli
stock di cellulari tenuti dai canali di vendita a fronte delle
condizioni di sfiducia che hanno permeato questi primi mesi
dell’anno.

Andando ad analizzare in dettaglio il comparto degli
smartphone, Nokia rimane leader nelle vendite trimestrali
(41,2% di market share per un totale di quasi 15 milioni di
cellulari venduti) ma registra un calo – lieve ma
continuo da alcuni
trimestri – rispetto alle
ottime performance di Rim (19,9% di market share con vendite in
crescite del 67% rispetto al primo trimestre 2008) e Apple
(10,8% di market share con vendite in crescita del 129%
rispetto al primo trimestre 2008), la cui avanzata sembra
inarrestabile in quasi tutti i paesi tranne in Giappone. Le
cause di queste dinamiche sono da ricercare non solo nella
estetica degli schermi touch screen dei modelli
dell’azienda di Cupertino e di RIM (Blackberry Storm),
tra le altre cose subito introdotti da altri player come
Samsung, ma nella customer experience garantita da questi
cellulari. E qui veniamo agli altri fronti su cui si sta
giocando il futuro del settore dei produttori di
cellulari.

Il sistema operativo iPhone OS sta garantendo ai
cellulari di casa Apple un’esperienza utente
assolutamente
unica in termini di navigazione
Internet e entertainment tale da iniziare a penetrare fasce
d’età e di reddito non prevedibili inizialmente. In
questo caso, le competenze tipiche di un’azienda
produttrice di Pc e di lettori mp3 stanno facendo la differenza
nel settore e iniziando ad impensierire Nokia, i cui terminali
sono legati ad un sistema operativo, il Symbian OS, che
necessiterà a breve di un’evoluzione. A presidiare tale
sviluppo, vi è una Fondazione – la Symbian Foundation – a cui
partecipano player come Fujitsu, Lg, Huawei, Samsung, Sharp e
Sony Ericsson. Obiettivo non scritto per questo prestigioso
tavolo di lavoro sarà quello di realizzare un sistema
operativo capace di contrastare le soluzioni software dei
giganti del mondo Pc e Web quali Apple, in primis, ma anche
Google con il suo sistema operativo mobile Android.

Sul più recente fronte competitivo, quello applicativo,
Nokia ha annunciato recentemente il lancio del suo Ovi Store in
Australia, Germania, Irlanda, Italia, Russia, Singapore, Spagna
e UK, compatibile con oltre 50 milioni di terminali a livello
globale. Sarà interessante capire anche in questo caso quale
esperienza utente saprà garantire questo Store, vista la
grandissima semplicità d’uso dell’App store di
iPhone e la nascita di nuovi App Store da parte di quasi tutti
i competitor.

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