Il mercato dei wearable si appresta finalmente a decollare. Due distinte ricerche sottolineano infatti che a partire da quest’anno ed entro il 2019 assisteremo alla diffusione di massa degli accessori d’abbigliamento connessi, a cui corrisponderanno funzionalità e applicazioni sempre più specializzate e capaci di intercettare i nuovi bisogni dei consumatori in mobilità. Smartwatch e dispositivi per la diagnostica medica la faranno da padrone nei mercati più evoluti, dove i sistemi operativi di Apple e Google saranno gli indiscussi protagonisti di questa importante porzione dell’Internet of things, che nel periodo 2015-2019 dovrebbe crescere a livello globale con un ritmo medio del 31,7% (fonte: Research and Markets).
Ma veniamo ai dati. Secondo l’ultima edizione del “Worldwide Quarterly Wearable Device Tracker”, elaborato da IDC, nel corso del 2016 verranno distribuiti 111,1 milioni di dispositivi, con un incremento del 44,4% rispetto alle stime relative alle vendite del 2015, che dovrebbero attestarsi sugli 80 milioni di unità. Un trend che a partire da oggi rimarrà costante, visto che nel giro di un triennio si dovrebbe arrivare a distribuire 214,6 milioni di pezzi all’anno, con una crescita media del 28% e quindi in linea con il mercato globale dell’IoT. Prendendo in esame lo stesso intervallo temporale, il rapporto stilato da Spearhead Acuity Business Research & Consulting Group ed espressamente dedicato ai dispositivi medicali (“Global Wearable Healthcare Electronic Devices Market Assessment & Forecast: 2015-2019”) prevede per il solo mercato nordamericano una crescita media del 18,8% entro il 2019 raggiungendo un valore di 8,5 miliardi di dollari, mentre nel 2014 il giro d’affari dei wearable dedicati a salute e benessere, sempre negli States e in Canada, generava 3,1 miliardi di dollari. Il dato relativo al Nord America è emblematico, in quanto insieme all’Europa peserà per il 78,8% del mercato globale.
Gli smartwatch allargano il mercato
Come detto, gli smartwatch avranno un ruolo fondamentale nell’allargamento del mercato. Secondo IDC, Nel 2016 saranno circa 34,3 milioni le unità distribuite (nel 2015 sono state 21,3 milioni) e per il quinquennio 2015-2019 si prevede una crescita media del 42,8%. Ne consegue che nel 2019 saranno venduti circa 88,3 milioni di orologi connessi. Oggi Apple Watch detiene una leadership di mercato schiacciante, pari al 61,3%, che verrà gradualmente ridimensionata dalla crescita dei dispositivi che utilizzeranno Android Wear. Le alleanze di Google in questo senso (sia con tech company come Asus, Huawei, LG, Motorola e Sony, sia con marchi di segnatempo tradizionali come Fossil e Tag Heuer) sono destinate a farsi sentire, producendo una crescita media dell’80% anno su anno. Il risultato, sempre stando alle proiezioni IDC, è che nel 2019 Apple resterà dominante con una quota di mercato del 51%, ma Google avrà nel frattempo maturato un market share del 40% (oggi si attesta sul 17%).
Tutto questo al netto di un grosso punto di domanda evidenziato da Spearhead Acuity Business Research & Consulting Group: allo stato attuale delle cose, i dispositivi indossabili – specializzati o più generalisti – che monitorano le funzioni dell’organismo per produrre dati rilevanti dal punto di vista sanitario sono ancora considerati prodotti consumer e per questo non regolamentati da normative ad hoc. L’intervento nei prossimi anni delle autorità competenti per fare chiarezza tra ciò che può essere utilizzato senza il supporto di professionisti e ciò che invece richiede la supervisione di un medico potrebbe indurre effetti per il momento non ancora prevedibili.