Alcuni analisti del mercato M2m sostengono che sul fronte
della comunicazione cellulare tanto i costruttori di apparati
quanto gli operatori di rete dovrebbero cercare nuove
opportunità di business o quanto meno “business
sostitutivi” al traffico voce (in particolare con
tecnologia 2G), mercato che è oramai sempre più saturo e in
cui il margine medio per utente si riduce progressivamente.
Ciò che rende poi giustizia ai pareri degli analisti sono i
riscontri reali e le azioni oggettive dei vari attori in campo
che in effetti sembrano proprio muoversi nella stessa
direzione. Nel caso specifico alcuni operatori mondiali di rete
mobile stanno aggredendo il mercato con un portafoglio di
prodotti, device e tariffe tutte M2m o stanno rinnovando i
piani tariffari ritagliandoli specificamente per utenze dati
M2m.
Verizon, seconda compagnia telefonica mobile a livello
mondiale, ha annunciato recentemente di volersi focalizzare
sugli operatori e fornitori di soluzioni M2m in quanto tutto
ciò che manca per fornire soluzioni complete e pronte
all’uso è la connettività e per questo Verizion ritiene
molto interessanti collaborazioni e certificazioni di
dispositivi M2m dei manufacturer ritenuti più adeguati. Nella
vasta gamma di soluzioni e sensori coinvolti nella
comunicazione “macchinamacchina” ci sono
dispositivi di tracciamento dei veicoli, misuratori vari e,
come ha sottolineato Tony Lewis, VP di Verizon sulle soluzioni
a sviluppo aperto (VP of open development), sono stati lanciati
i primi due dispositivi certificati all’uso delle reti
cellulari CDMA della sua compagnia: un dispositivo per il
monitoraggio dei serbatoi di stoccaggio e un braccialetto
elettronico per il tracciamento dei detenuti.