Le società statunitensi Sprint-Nextel e Clearwire hanno
annunciato di aver completato la fusione da 14,55 miliardi di
dollari delle rispettive attività broadband e di voler
lanciare i primi servizi WiMAX con il marchio
“Clear”. Nella nuova società, che manterrà il
nome “Clearwire”, convoglieranno i fondi –
esattamente 3,2 miliardi di dollari – provenienti dalle
maggiori società hi-tech statunitensi, da Time Warner Cable
(550 milioni) a Comcast (1,05 miliardi) e Bright House Networks
(100 milioni), da Google (500 milioni) a Intel (1
miliardo).
L’obiettivo dell'alleanza è quello di
implementare una rete WiMAX per cellulari e computer portatili
su scala nazionale. Si tratta di un progetto particolarmente
ambizioso, che nessuno avrebbe potuto pensare di realizzare in
solitaria. La guida della società sarà affidata a Benjamin G.
Wolff; Perry Satterlee continuerà a ricoprire il ruolo
di Chief Operating Officer mentre Barry West, ex Chief
Technology Officer di Sprint e responsabile della business unit
cui facevano capo i servizi che da ora in poi verranno offerti
con il marchio Clear, sarà il Presidente e Chief Architect
della società.
Secondo Paul Otellini, Presidente di Intel, «questo
accordo rappresenta uno storico passo avanti per il WiMAX,
poiché mira a costruire la prima rete
nazionaleamericana per l’accesso a internet
a banda larga mobile e dimostra che l’industria crede
sempre di più nel WiMAX che, grazie alla sua flessibilità e
velocità, sta aprendo le porte a un’immensa gamma di
nuovi servizi, applicazioni, dispositivi e business model in
tutto il mondo».
Eric Schmidt, Presidente di Google, ha sottolineato che
«Google sostiene con forza le nuove tecnologie di accesso
a internet e questo investimentoaumenterà la
possibilità per gli utenti di avere internet a banda larga
sempre e dovunque».I due leader della telefonia mobile
americana, AT&T e Verizon Wireless, sono invece rimasti
fuori da questa alleanza: infatti i due MNO hanno puntato sulla
tecnologia Long Term Evolution che dovrebbe garantire velocità
di download sulle reti mobili fino a 100 Mbps e costi per Mbyte
molto più contenuti rispetto agli attuali.