Un ecosistema di partner per l’IoT

In concomitanza con l’arrivo del nuovo Windchill 11, PTC lancia una nuova strategia con la creazione di due grandi divisioni: la Solution Platform Group focalizzato sui business core come Cad, Plm, Alm, Slm e la Technology Platform Group dedicata all’IoT, ai Big Data, al machine learning e alla realtà aumentata

Pubblicato il 09 Dic 2015

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Stefano Rinaldi, general manager PTC Italia

Con le novità in arrivo a livello di nuova organizzazione aziendale, sancito dalla nascita di due realtà a forte specializzazione come la Solution Platform Group focalizzato sui business core come Cad, Plm, Alm, Slm e la Technology Platform Group dedicata all’IoT, PTC inaugura una stagione caratterizzata da un approccio alla progettazione funzionale alla utilizzazione di apparati IoT. Una nuova stagione, che, soprattutto per quanto riguarda la nuova compenente di servizi legati all’Internet of Things si appoggerà sempre di più alla realizzazione di un vero e proprio ecosistema di partner.

Stefano Rinaldi, general manager di PTC Italia spiega innanzitutto la nuova organizzazione: «Per consentire ai clienti di gestire al meglio le opportunità dell’Internet delle Cose, PTC ha creato il Solution Platform Group focalizzato sui business core e il Technology Platform Group, dedicato alle tecnologie che abilitano l’Internet delle cose, ai Big Data, al machine learning e alla realtà aumentata, allo scopo di sfruttare al meglio possibile le opportunità di sviluppo collegate all’adozione di Iot. Dal punto di vista dell’azione commerciale questa organizzazione contempla il passaggio da una strategia che prevedeva una copertura su base territoriale a una che è invece basata sulla specializzazione settoriale con esperti in Cad, Plm, Slm che sviluppano sempre più sinergie con il mondo IoT. Tutto questo si traduce anche in una strategia di go-to-market specifica, che per quanto riguarda il mondo della Technology Platform Group prevede forme di collaborazione con partner, sviluppatori, integratori, solution provider.

IoT M2M

Rinaldi osserva che «L’IoT M2M non è più un nice-to-have, ma è mandatory e che con l’IoT cambia a tal punto il rapporto verso i prodotti che la progettazione deve saper considerare e gestire anche tutto il ciclo di vita”. Queste due convinzioni si saldano con il dato di fatto che l’Internet of Things è una realtà di mercato concreta costituita (a seconda delle stime delle varie società di ricerca) da oltre 60 miliardi di dollari di valore prodotti da diversi attori come IoT solution company, Isv, Edge provider, device cloud provider, system integrator e mondo telco, che insistono tutti sul mercato M2M. Una opportunità che per essere colta impone di affrontare in modo nuovo il mercato sia nell’articolazione dei prodotti e dei servizi, sia nel go-to-market verso i clienti. Rinaldi ricorda a questo proposito, le acquisizioni di PTC con ThingWorx a livello di piattaforma, con Axeda come connectivity platform, con Codllight per la predictive analysis e con Vuforia per la realtà aumentata, azioni che le permettono di disporre di un portfolio completo in grado di rispondere a tutte le istanze di sviluppo e di integrazione tra il mondo della progettazione e la gestione del ciclo di vita dei prodotti in una prospettiva di prodotti costituita da oggetti interconnessi.

PTC Windchill 11

La nuova organizzzazione di PTC arriva in concomitanza con il lancio di Windchill 11. A questo proposito Fabrizio Ferro, director presales di PTC Italia, sottolinea l’importanza di questa release che permette la gestione intelligente del ciclo di vita dei prodotti. Con oltre 1,5 milioni di utenti nel mondo il prodotto risponde alle esigenze di gestione già in fase di progettazione, di flussi di dati provenienti dai prodotti intelligenti che vanno a comporre i sistemi IoT. PTC Windchill 11 si basa anche sulla piattaforma Thingworx per la integrazione di dati da prodotti fisici, da risorse che si connettono al web e dai sistemi aziendali. «Il concetto fondamentale – osserva Ferro – è che i prodotti un tempo venivano gestiti in maniera completamente indipendente, mentre con la gestione delle opportunità dell’IoT tutti i prodotti sono in realtà un vero e proprio sistema di connessioni e di interdipendenze” che PTC Windchill 11 permette di gestire anche con la possibilità di integrare nella stessa progettazione anche le componenti informative, tipiche dell’Internet of Things, legate alla successiva gestione del ciclo di vita del prodotto stesso. Come logica di prodotto Windchill 11 porta una sorta di “democratizzazione” della progettazione e con le App basate sui ruoli permette un facile alle informazioni; consente inoltre la gestione di una ricerca veloce e per filtri e grazie agli standard Oslc

Smart Connected Products

Dal punto di vista dei mercati il Technology Platform Group ha naturalmente un focus specifico su tutto quanto attiene al mondo degli smart connected products e, dal punto di vista dei mercati di destinazione, Rinaldi sottolinea che oltre al naturale punto di riferimento dello Smart Manufacturing PTC guarda con sempre maggiore interesse al mondo del retail, alle soluzioni per la Smart Agriculture, alle conncted car e alle Smart City. Per questi settori e per la fortissima domanda di integrazione che esprimono è fondamentale avere un approccio basato su un ecosistema di partner che abbia come denominatore come l’expertise e la capacità di integrazione a livello di Iot.

Smart Agriculture

Un esempio molto concreto è rappresentato, nell’ambito della Smart Agriculture. «Questo settore – osserva Rinaldi – si è evoluto e fa riferimento a strumenti di produzione che sono a tutti gli effetti dei sistemi evoluti di componenti digitali che si sono arricchiti di intelligenza” collegata alla sensoristica di campo, ai sistemi di rilevazione meteo, alle applicazioni che si appoggiano all’utilizzo di droni. In concreto significa una mole imporante di informazioni e dati che spempre più spesso fanno riferimento a sistemi collegati o collegabile al cloud e attraverso il cloud a soluzioni di Big Data. Tutto questo cambia il mondo dell’agricoltura e introduce nuovi parametri di efficienza, ma esprime anche un modo di lavorare completamente nuovo che deve essere tenuto assolutamente in considerazione in fase di progettazione. In altre parole così come l’IoT è pervasivo a livello ambientale così lo deve essere in tutte le fasi della progettazione e per raggiungere questo obiettivo è necessario disporre di strumenti che permettono di integrare in fase nativa tutto ciò che poi attiene alla gestione della sensoristica e alla connettività IoT.

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