L’introduzione di nuove tecnologie ha sempre posto
il problema dell’equilibrio tra informazione e tutela
della privacy. Le modalità di trattamento dei dati sensibili
devono infatti garantire un livello sufficiente di riservatezza
e sicurezza dei dati nonché l’implementazione di misure
per ridurre i rischi di accesso non autorizzato, di trattamento
non consentito o di distruzione o perdita anche accidentale dei
dati personali.
In questo contesto, se da un lato le tecnologie RFId,
soprattutto in caso di applicazioni su persona, aprono nuovi
quesiti, dall’altro offrono la possibilità di aumentare
la sicurezza dei dati archiviati. È quest’ultimo
l’obiettivo, per esempio, dell’applicazione RFId
sviluppata da Imation Data Guard rf per la tracciabilità,
l’inventario e la gestione delle cartucce a nastro
all’interno dei data center.
Il sistema prevede l’utilizzo di etichette RFId
– Vol-Ser (Volume and Serial Number Labels) e lettori
palmari dual-function. L’uso di tag UHF, affiancati dal
tradizionale codice a barre, permette la registrazione di
ciascuna transazione, garantendo la tracciabilità delle
cartucce con precisione ed affidabilità a vantaggio della
sicurezza e riservatezza dei dati.