Il consiglio comunale di Nottingham, UK, ha annunciato
l’introduzione della tecnologia RFId per
l’identificazione degli indumenti appartenenti ai
residenti delle proprie case di cura, con l’obiettivo di
migliorare la qualità delle cure offerte, aiutandoli a
mantenere la propria identità ed indipendenza. Vedere i propri
vestiti indossati da un’altra persona può infatti
causare ansia e stress agli anziani affetti da demenza senile e
di conseguenza ai loro familiari.
Prima dell’introduzione dell’RFId ai
residenti delle case di riposo veniva chiesto di scrivere i
propri nomi all’interno dei vestiti o di attaccarvi
un’etichetta; entrambi i metodi si sono però rivelati
poco affidabili in quanto spesso il nome veniva cancellato o
l’etichetta persa durante il lavaggio.
L’applicazione RFId, la primanel suo
genere in UK, prevede l’utilizzo di tag riutilizzabili
sui quali vengono memorizzati i dati anagrafici, la stanza e
qualsiasi altra informazione utile che si preferisca mantenere
protetta. I tag sono programmati e letti con un palmare così
da permettere al personale di identificare velocemente e
correttamente ogni singolo indumento, restituendolo senza
errori al suo legittimo proprietario.
Inoltre il sistema permette di tenere sotto controllo
anche il rischio di allergie o di contrarre infezioni della
pelle: sui tag sono infatti memorizzate informazioni specifiche
in modo da garantire il rispetto di particolari necessità,
permettendo l’erogazione di una cura “su
misura”.