Una banca indiana e una catena di ristoranti canadesi
stanno sperimentando un’applicazione RFId per
personalizzare il servizio offerto ai propri il clienti. Il
sistema, sviluppato da una startup di Westport, prevede
l’utilizzo di tessere fedeltà contenenti un tag attivo
LF (125 kHz) associato ad un identificativo univoco;
l’utente può accedere ai propri dati su un portale
dedicato e scegliere quali informazioni condividere e in quali
aree.
La tessera è stata infatti studiata per essere
utilizzata da diversi attori, come banche, ristoranti e negozi.
All’ingresso di un avventore, il tag letto fornisce i
dati al sistema di back end del ristorante, richiamando le
informazioni disponibili sul cliente, sia inserite da lui sia
ricavate dalla storia delle precedenti transazioni,
così da permettere al ristoratore l’offerta di un
servizio più personalizzato; allo stesso modo
l’applicazione può essere utilizzata nelle banche o in
ambienti simili.
L’impiego di un tag attivo fornisce, inoltre,
ulteriori funzionalità, permettendo ai negozi di raccogliere
una serie di informazioni aggiuntive analogamente a quanto al
momento avviene nei siti di e-shopping. La tessera viene letta
da appositi “hot spot” situati nei negozi
raccogliendo e memorizzando nel sistema informazioni come il
tempo speso a guardare un determinato prodotto e il suo
eventuale acquisto.
Tali dati possono essere utilizzati per offrire al
cliente prodotti affini ai suoi gusti o per visualizzare
pubblicità personalizzate all’avvicinarsi della persona,
sempre riconosciuta tramite RFId.