MILANO – Un’alleanza tra due imprese con diversi profili di complementarietà e “benedetta” dai nuovi paradigmi dell’Ict. È quella annunciata a ottobre, e festeggiata ai primi di dicembre nel corso di un aperitivo nella prestigiosa cornice dell’Hotel Parigi di Milano, fra Italtel e l’indiana Tech Mahindra. La prima, storica azienda attiva nel settore della ricerca, progettazione, realizzazione e supporto di infrastrutture di telecomunicazione e di networking, la seconda, joint venture tra il Mahindra Group e British Telecom fondata a Londra nel 1986, è focalizzata sulla consulenza, implementazione e gestione di servizi It e di Business process outsourcing (Bpo). Una realtà da 3,4 miliardi di dollari di fatturato, con quasi 100mila dipendenti e presenze dirette in oltre 50 paesi.
L’alleanza è di tipo commerciale e industriale e si basa, come spiega Stefano Pileri, Amministratore Delegato di Italtel, su tre pilastri. Il primo è la complementarietà delle due aziende in termini di specializzazioni e di mercati geografici: “Italtel è esperta soprattutto di reti, mentre Tech Mahindra lo è di software e It. A questa complementarietà di offerta – spiega Pileri – si affianca quella geografica: noi operiamo principalmente in Italia, anche se il 42% del nostro fatturato proviene dall’estero; Tech Mahindra è molto forte nel Nord Europa e sul mercato asiatico ,quindi questa alleanza consente a Italtel di ampliare la propria quota di business all’estero; per contro Tech Mahindra entra nel mercato italiano dove, fino ad oggi, non era presente”, la terza area geografica coperta dall’accordo è l’America Latina dove entrambe le realtà hanno una presenza importante.
Un secondo “pillar” è costituito dall’impulso che l’accordo con Tech Mahindra può dare alla Ricerca e Sviluppo all’interno di Italtel: “Noi – ha proseguito Pileri – siamo oggi tra i leader mondiali nella virtualizzazione delle reti. Ora vogliamo velocizzare e ampliare il nostro portafoglio prodotti perché lo sviluppo delle reti va sempre di più sull’Ip e sulla virtualizzazione nel cloud. A questo fine abbiamo bisogno di potenziare le nostre capacità di sviluppo software, e l’alleanza con Tech Mahindra ci permetterà di aumentare questa abilità al punto di riuscire a fare il doppio di quello che siamo in grado di realizzare ora in un decimo del tempo. La terza ragione per cui l’accordo è utile a entrambe le aziende da un punto di vista industriale, è che Tech Mahindra acquisirà 46 nostre risorse che andranno a far parte della sua squadra in Italia”. Italtel vede così ricollocate più della metà delle persone già inserite nel piano di esuberi del 2014 e la joint venture anglo-indiana potrà acquisire risorse già formate e qualificate.
Da parte sua, Sandeep Phadke, Head of Continental Europe di Tech Mahindra, ha sottolineato l’esistenza di “molte similitudini fra il mercato italiano e quello indiano quanto a tipo di clienti ed esigenze di innovazione tecnologica” e ha affermato che “il nostro gruppo è molto interessato al mercato dell’Europa Occidentale, di cui l’Italia rappresenterà nei prossimi anni una porzione importante”.