L’Azienda Sanitaria Locale della provincia di
L’Aquila ha recentemente concluso il primo anno di
sperimentazione di una soluzione RFId per la gestione dei
pazienti sottoposti a intervento chirurgico. Grazie a un
finanziamento regionale di quasi 100.000 euro, l’ASL ha
potuto implementare le tecnologie RFId presso il presidio
ospedaliero San Salvatore del capoluogo abruzzese.
La soluzione adottata prevede che, al momento
dell’ingresso nel blocco operatorio, ogni paziente venga
dotato di un braccialetto con tag RFId su cui sono memorizzate
la sua cartella clinica e le terapie che sta seguendo. Per
garantire la privacy al termine del loro utilizzo i
braccialetti vengono distrutti. L’ASL ha reso nota la
propria soddisfazione per un sistema che si è dimostrato
efficace nell’ottimizzare l’organizzazione della
struttura sanitaria e la gestione dei pazienti.
L’organizzazione nelle sale operatorie è stata
semplificata grazie alla disponibilità di una cartella clinica
digitale che accompagna il paziente in ogni momento.
L’eliminazione della carta e la possibilità, mediante un
palmare RFId, di verificare puntualmente ed in maniera univoca
le cartelle cliniche e le terapie prescritte ad ogni singolo
paziente hanno inoltre permesso di ottimizzare i tempi e
rendere più sicuri sia gli interventi che la somministrazione
delle cure. Tali risultati hanno portato a confermare il
progetto ed a maturare l’intenzione di estenderlo
progressivamente ad altri reparti, come quello di
ostetricia.