Il produttore svizzero di pannelli e prodotti di
compensato ed altri derivati del legno impiega un sistema RFId
per “guidare” i carrelli a forche all’interno
dei magazzini localizzati in Ungheria, Slovacchia e
prossimamente anche in Germania. Sono oltre 1.600 i tag passivi
a bassa frequenza (LF) inseriti nel pavimento di ciascun
deposito all’interno di capsule di vetro ed i cui codici
identificativi sono associati a sistema informativo alle
relative posizioni all’interno del magazzino. Non appena
vengono prodotti, i pannelli vengono caricati su
un pallet dotato di un’etichetta barcode che viene letta
dallo scanner installato su ciascun carrello a forche.
Il sistema informativo, ricevuta via Wi-Fi la notifica
del prelievo, invia al terminale a bordo dei mezzi la catasta
in cui deve stoccare il carico, visualizzata sul
proprio monitor touchscreen dall’operatore. Lungo il
percorso verso la locazione di destinazione, il lettore RFId
integrato con il terminale di bordo identifica i tag nel
pavimento consentendo al sistema di aggiornare la posizione del
mezzo, verificando che l’operatore stia seguendo il
percorso corretto ed allertandolo in caso di errore. Una volta
scaricato il materiale, il carrellista conferma lo stoccaggio
al sistema che, interrogando il tag posto in corrispondenza
della catasta, effettua una verifica finale che il pallet sia
stato stoccato nella posizione corretta. La stessa procedura
guida anche il caricamento dei mezzi da trasporto per la
spedizione finale.