MILANO – Dove sta andando l’It? In mercati globali e dinamici, con il business che chiede di abbracciare le opportunità provenienti da cloud, mobility, social e big data, i sistemi informativi sono costretti a gestire una complessità senza precedenti: in ambienti aperti e distribuiti, orientati ad accogliere il potenziale in divenire dell’Internet of Things, l’impegno dei Cio si concentra soprattutto sull’evoluzione strategica delle infrastrutture, ma anche su sicurezza e innovazione.
Cinque Trend tecnologici
Verizon sintetizza l’Informatica del 2015 in cinque principali trend tecnologici, che vedono in primis un’attenzione crescente verso la velocità e l’affidabilità delle Reti: se i dati (strutturati e non, residenti on-premise o sulla nuvola) devono essere sempre disponibili, occorre alla base un network efficiente, supportato dall’innovazione (virtualizzazione, automazione, reti ottiche).
Lo sviluppo dell’IoT è il secondo driver per la nuova It: gli oggetti intelligenti e le connessioni M2M aumenteranno e così anche le tecnologie per la loro gestione (dai big data analytics alle soluzioni di protezione), innescando un circolo virtuoso di nuove opportunità (Roi più veloce, modelli di business inediti e così via).
Lo shift dei tool analitici, da una funzione di esame dello storico a una più avanzata capacità predittiva, è il terzo pillar tecnologico che permetterà di liberare le potenzialità dei big data.
Il responsabile dei sistemi informativi guadagnerà un nuovo ruolo di “service broker” (trend numero 4) e piloterà l’introduzione di soluzioni cloud, anche per i workload mission-critical e con un maggiore orientamento verso l’accezione pubblica.
La sicurezza, vista come strategia olistica e multi-layer, indirizzata a reti, dispositivi e dati, rappresenta il quinto focus dell’It 2015.
Per il vendor newyorkese, l’evoluzione della nuvola (predizione 4) è stata oggetto di un ulteriore approfondimento: lo studio “State of The Market: Enterprise Cloud 2014 Report” (condotto a livello worldwide sulla base delle informazioni raccolte anonimamente dalla rete e attraverso sondaggi presso i clienti, integrate con le indicazioni provenienti dagli analisti) pone l’accento sulla diffusione della nuvola.
Peter Rudek, Verizon Sales Solution Consultant Terremark Cloud & Security, ha snocciolato alcuni dei risultati più significativi dell’indagine: il 65% del campione sta già utilizzando tecnologie, servizi e soluzioni cloud all’interno delle proprie infrastrutture It, mentre il 71% sta facendo ricorso alla nuvola per applicazioni mission-critical (+60% rispetto al dato 2013). “Il cloud è proiettato nel futuro – sottolinea il manager -. Il 35% delle aziende crede nei benefici della nuvola e sta pensando all’adozione massiva, tanto è vero che il 72% ritiene di migrare in cloud la metà dei workload entro il 2017”.
Tra gli altri dati da mettere in evidenza, la riduzione dei costi non sembra essere più il driver principale del passaggio al cloud (ha raccolto soltanto il 14% delle preferenze): un segnale forte che indica come ormai la nuvola venga percepita in un’ottica più strategica e di innovazione, incontrando il favore dei decision maker aziendali (le cifre parlano chiaro: gli investimenti in cloud delle imprese sono aumentati del 38%). La continuità operativa, invece, sembra essere il fattore decisivo nella scelta delle soluzioni as-a-service, segnalata dall’84% dei rispondenti. Un ultimo dato chiude la lista con una nota molto positiva: il 74% dei rispondenti sostiene di avere tratto vantaggio competitivo dall’implementazione di soluzioni cloud.