Mobile marketing

Mobile App, 6 motivi per cui possono diventare un flop (e come evitarlo)

I fallimenti nell’app economy sono all’ordine del giorno. L’insuccesso è inevitabile se non si allineano gli obiettivi di business con le esigenze dei clienti, se questi non sono coinvolti con contenuti originali e avvincenti, e se manca un’attenta strategia di lancio e la coerenza con l’intera politica di marketing

Pubblicato il 02 Ott 2015

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Se si potesse stabilire una volta per tutte quali sono le ragioni del successo di una Mobile App, non esisterebbero più flop. I fallimenti, invece, nell’app economy sono all’ordine del giorno. E studiarne le cause, gli errori che portano una startup o un’azienda a non conquistarsi un posto al sole sui display di utenti e consumatori può forse essere d’aiuto per capire quali passi falsi sono da evitare.

Tra chi si è cimentato a stilare una lista delle cose da non fare, una not-to-do list, c’è Pierre Barbeau, cofondatore e CEO di Moblico (società americana specializzata in soluzioni per il marketing in-app), che ha pubblicato su Mobile Commerce Daily quelle che per lui sono le principali sei ragioni dell’insuccesso delle Mobile App a supporto del business.

Considerando che secondo un’indagine firmata Kinvey lo sviluppo di una nuova app costa tra 50 mila e un milione di dollari, pensiamo che le osservazioni di Barbeau possano tornare utili a più di un lettore. Eccole.

1. La app non soddisfa le necessità dei clienti

Sembra banale, ma un’applicazione deve essere prima di ogni altra cosa utile. Come si fa a capire cosa le persone cercano in un software per smartphone? Studiandole, osservandole, parlandoci, possibilmente prima di cominciare a disegnare l’applicazione. Bisogna definire cosa offrire agli utenti, cosa li attrae e li avvince all’uso dell’app nel lungo termine. Servono piccoli omaggi? Coupon? Contenuti extra? Facilità di accesso? Qualsiasi sia il grimaldello per conquistare la fiducia e l’attenzione del cliente, mai dimenticare un aspetto fondamentale: l’applicazione non deve essere un duplicato in formato ridotto del sito Internet.

2. Non si è definito con chiarezza l’obiettivo di business dell’App

Ciascuna applicazione ha un obiettivo di business preciso. Non definirlo significa naturalmente non perseguirlo. A cosa si punta quando si pubblica una mobile app? Ad aumentare le vendite di un prodotto? A costruire un rapporto di lungo termine con i clienti? A migliorare la brand awareness? A portare i clienti in negozio? A semplificare il processo di acquisto? Va da sé che allineare i bisogni dei clienti agli obiettivi di business significa incrementare sensibilmente le chance di successo dell’App.

3. Non si è creata una strategia efficace per il post-lancio

Una App che funziona è una App che interagisce spesso con l’utente. È inutile creare un software dalle enormi potenzialità se poi dopo non si fa nulla per promuoverne l’uso, e la comunicazione post-lancio è fondamentale per costruire la familiarità tra il cliente e la piattaforma. Per capire come procedere in questo senso occorre chiedersi: In che modo i clienti vorrebbero essere approcciati? Che cosa li spinge a fare acquisti? Qual è il modo migliore per conquistare e conservare il loro coinvolgimento?

Una volta risposto a queste domande bisogna individuare gli strumenti di contatto (dalle promozioni ai coupon passando per messaggi di testo, notifiche o piccoli premi) e pianificarne l’invio o l’utilizzo almeno una volta al mese.


4. L’organizzazione non è coinvolta nel lancio della App

L’applicazione è solo la punta dell’iceberg di una strategia più vasta volta a mettere in contatto l’intera impresa con il cliente. Se il team aziendale non condivide questo assunto, il rischio che qualcuno remi controcorrente è quanto meno probabile. È necessario per questo educare individui e business unit per armonizzare gli sforzi e massimizzare i risultati ottenibili attraverso la relazione – o meglio: le relazioni – con il cliente.


5. I contenuti non conquistano: sono monotoni e noiosi

Usare App che offrono sempre gli stessi contenuti, gli stessi layout e le stesse user experience risulta a lungo andare noioso. I clienti vogliono contenuti originali, d’impatto, memorabili, e per questo una componente importante della strategia post-lancio riguarda proprio la continua creazione di elementi che li intrighi e che li mantenga interessati all’applicazione, nonostante il trascorrere del tempo. L’ideale secondo Barbeau sarebbe rinnovare contenuti e messaggi ogni trimestre, per poi studiare attentamente quali sono le reazioni degli utenti alle novità.


6. Nessuno si è accorto della vostra App

Se subito dopo il lancio dell’applicazione, il mercato sembra ignorarla, non disperate: bisogna continuare a comunicare con pazienza la presenza dell’App per almeno un anno, specificando dove effettuare il download e soprattutto a cosa serve, cioè perché i clienti dovrebbero scaricarla. Il modo migliore per introdurla sulla piazza, comunque, rimane una tradizionale campagna di marketing, purché sia ben strutturata. Dopotutto, anche le App sono prodotti e come tali vanno lanciate, sfruttando tutta la potenza di fuoco dei canali digitali, dai banner alle mail passando per i social network, la segnaletica nei punti vendita e la tradizionale pubblicità.

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