Mobile Marketing

Facebook: anche in estate si può fare business… soprattutto su Mobile

In Italia dei 21 milioni di utenti attivi ogni giorno, ben 18 accedono al social network da smartphone o tablet. Durante i mesi caldi il 66% di questi posta contenuti sul proprio profilo: un’ottima occasione per lanciare campagne di marketing anche in questa stagione, dice la società. Con un’attenzione speciale per i video. I casi L’Oreal e Tramé

Pubblicato il 24 Lug 2015

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Le persone e le loro esigenze sono sempre più al centro dell’esperienza di navigazione di Facebook. Il celebre social network ha infatti diversificato l’ampia scelta di prodotti: Facebook, Facebook Messenger, Instagram, WhatsApp, solo per citare alcuni dei più famosi, focalizzando la sua vision soprattutto sull’esperienza mobile.

Valerio Perego, Head of Agency Partnership Facebook Italia, ha illustrato in un recente incontro con i giornalisti alcuni dati rilevanti per il mercato italiano. Se infatti il 60% dell’utenza accede al sito sia da mobile che da pc, ben il 26% lo fa esclusivamente da mobile per un totale di 143 minuti al giorno passati tra smartphone e tablet.

L’esperienza mobile si è sicuramente arricchita anche grazie alla presenza dei video in play roll. I Facebook video user hanno infatti recentemente superato gli “youtuber” (dato Audiweb) sia come numero di utenti unici che di minuti spesi a guardare i contenuti.

Per quanto riguarda l’estate l’utenza italiana rimane fedele a questo social network, prediligendo come dicevamo l’accesso da mobile per condividere con la propria community esperienze ed emozioni. Sylvain Quernè, Head of Marketing Southern Europe di Facebook, ha indicato le donne come le più attive dal punto di vista della creazione dei contenuti (il 58%) in particolare le foto. I video in crescita costante, sono lo strumento preferito tra i più giovani per comunicare. Chi condivide appartiene a un target ben preciso, dai 18 ai 34 anni.

Facebook è nato come social network, ma oggi è una vera e propria piattaforma di marketing, che comprende funzioni dalla comunicazione alla conversion fino al CRM, ha detto Perego. Il social network punta soprattutto sulla profilazione degli utenti, «che riusciamo ad approfondire ben più a fondo di qualsiasi indagine o segmentazione socio-demografica: secondo una ricerca che abbiamo commissionato a Nielsen una campagna avviata sui normali media digitali ha un’efficacia del 38%, mentre un’iniziativa costruita su Facebook raggiunge l’89% del proprio target».

Perego ha anche citato alcuni casi di successo, dalle multinazionali ai negozi. Vichy, marchio di L’Oreal, ha più che raddoppiato i ritorni sugli investimenti sia rispetto alle campagne offline, sia rispetto alle generiche campagne digitali, riuscendo a centrare nel 92,3% dei casi il target corretto e ottenendo una crescita del 7% della “brand favorability”. Tramé, locale milanese di sandwich e tramezzini veneziani, ha aumentato il fatturato del 50% e raddoppiato il numero di clienti semplicemente indirizzando la comunicazione a utenti Facebook residenti nel capoluogo lombardo e di origine veneta.

Singolare nota finale sugli hashtag in uso su Instagram: l’Italia è l’unico Paese in cui gli utenti utilizzano il celebre “cancelletto” abbinato a keyword in inglese. Ciò significa che siamo sempre più orientati a una comunicazione global.

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