Analisi e ricerche

Il boom dei beacon e Apple Pay spingono il Proximity Marketing

Secondo Juniper i piccoli device – installati nei negozi e nei luoghi pubblici – sono sempre più diffusi, e nel 2020 invieranno 1,6 miliardi di coupon digitali agli smartphone dei consumatori. Inizia a essere vincente l’abbinamento con i pagamenti NFC, in decollo grazie alla piattaforma di pagamenti di Apple. «È fondamentale però non abusare delle notifiche push»

Pubblicato il 19 Gen 2016

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Nel 2015 nel mondo sono stati circa 11 milioni i coupon digitali distribuiti ogni anno via beacon sugli smartphone dei consumatori, entro il 2020 questo numero arriverà a 1,6 miliardi. Lo dice un report di Juniper Research, focalizzato sui settori in cui i beacon sono già usati – specialmente il Retail – per capire lo stato attuale e i prossimi sviluppi delle strategie di proximity marketing.

I beacon si basano sulla tecnologia Bluetooth, che consente a questi dispositivi di trasmettere e ricevere piccoli messaggi entro brevi distanze: i trasmettitori si attivano per interagire con lo smartphone del cliente all’interno del negozio o comunque in prossimità dell’emittente, offrendo informazioni e sconti ad hoc.

Il report, dal titolo “Mobile & Online Coupons: Redemption, Loyalty & Consumer Engagement 2015-2020” ha osservato diversi casi, nel Regno Unito, in USA, e in Cina. Negli Stati Uniti per esempio Macy ha già piazzato 4 mila beacon lungo tutta la propria rete distributiva, mentre l’insegna cinese CTF (Chow Tai Fook), che si occupa di gioielleria, è riuscita a ottenere una redemption del 60% su una campagna promozionale avviata all’inizio del 2015, con un incremento delle vendite che ha generato 16 milioni di dollari di fatturato extra.

Per l’Inghilterra il report cita la società inglese Proxama, che ha esteso l’uso dei beacon ben oltre i negozi su bus, taxi, centri commerciali e aeroporti, aumentando non solo il coinvolgimento e l’interesse di potenziali clienti sulla parte online, ma anche la loro disponibilità a visitare il punto vendita fisico.

Per quanto riguarda l’Italia, non analizzata nel report, possiamo citare come casi interessanti di proximity marketing le esperienze di Payback (leggi qui l’articolo) e di OVS (leggi qui l’articolo)

Il report di Juniper sottolinea la fondamentale importanza, nell’ambito del marketing di prossimità, della tecnologia NFC (Near Field Communication), la cui adozione nel

marcato di massa si deve in primo luogo al lancio di Apple Pay: la capacità di Cupertino di dettare legge quando si tratta di nuove tendenze è innegabile, e l’introduzione della piattaforma di pagamento di Apple ha fatto sì che pubblico e retailer maturassero una certa attenzione nei confronti della tecnologia. «L’NFC oggi accelera il pagamento con il POS, ma in futuro arriverà a includere tutti i passaggi che compongono la catena del valore legata al cliente, strumenti di loyalty e di engagement compresi», assicura Windsor Holden, autore del report di Juniper.

In sostanza, il coupon inviato con i beacon al cliente può essere immediatamente “speso” alla cassa con un pagamento contactless, e in futuro queste attività saranno sempre più integrate.

La ricerca si chiude con un’avvertenza: è bene non esagerare nel mettere a frutto la potenza di fuoco offerta dai beacon. I messaggi inviati agli smartphone dei visitatori del punto vendita non devono mai essere percepiti come invadenti o insistenti, pena la perdita della relazione con i clienti. Le notifiche push non dovranno mai superare – inclusi coupon e sconti – le due unità per visita.

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