Fondazione Vodafone, in partnership con le Unità Innovazione e Istruzione dell’UNHCR, ha lanciato il progetto Instant Classroom, pensato per le aree in cui l’elettricità e la connessione a Internet sono praticamente inesistenti.
Si tratta di un kit per la scuola digitale che si può installare velocemente per consentire ai giovani dei campi profughi di Kenya, Tanzania e Repubblica Democratica del Congo di avere l’accesso a un’istruzione di base.
Il kit comprende un laptop, 25 tablet con software didattici preinstallati, un proiettore, delle casse e un modem hotspot con connettività 3G, il tutto inserito in una custodia che viene spedita nei luoghi preposti. I tablet vengono collegati al laptop a livello locale in modo che i docenti possano trasmettere contenuti e applicazioni senza bisogno di collegarsi a Internet. Tutti i componenti del kit vengono collegati insieme a una sola fonte di alimentazione e possono essere usati per una giornata intera dopo 6-8 ore di carica senza dover accedere alla corrente elettrica.
Instant Classroom nasce dall’esperienza della Fondazione Vodafone su programmi di apprendimento basati su tablet; durante l’anno scorso, infatti, la Fondazione ha operato con UNHCR nello sviluppo del programma Instant Networks Schools che ha generato un programma di didattica su tablet per 18.000 giovani dei campi profughi del Kenya settentrionale. Il risultato delle lezioni basate su tablet ha dato un riscontro così positivo tanto che la frequenza degli alunni è aumentata del 15%.
Nel corso dell’anno, Instant Classroom verrà spedito in 12 scuole presso le strutture in cui sono alloggiati i profughi e a 15.000 giovani di età compresa tra i 7 e i 20 anni verranno dati una serie di ausili didattici che attualmente si trovano solo in alcune scuole dei Paesi sviluppati. Nel corso dei prossimi due anni, il programma Instant Network Schools della Fondazione Vodafone verrà poi portato in altre scuole allo scopo di fornire ulteriore supporto didattico e poter raggiungere così oltre 40.000 giovani.