Con Watson IoT IBM il Cognitive per l’Internet of Things sono già una realtà

Pubblicato il 24 Ott 2016

Business Connect 2016 ha rappresentato una occasione per mostrare che l’integrazione tra IoT e Cognitive Computing sono già oggi una realtà concreta e che non c’è bisogno di guardare troppo avanti per vedere i risultati di questa applicazione. Peraltro l’edizione milanese di Business Connect è arrivata a ridosso dall’annuncio dell’investimento di 200 milioni di Euro per potenziare la sede di IBM Monaco dedicata al Watson IoT. Una scelta che la società ha voluto effettuare per giocare la grandissima sfida della leadership nel mondo IoT per avere le risorse e le competenze necessarie alla gestione di progetti che valorizzano il potenziale di oltre 13 miliardi gli oggetti oggi connessi e destinati a superare i 30 miliardi entro il 2020. Uno mole immensa di dati che per diventare valore ah bisogno di progetti, competenze, soluzioni di Cognitive Computing ad esempio per un mercato che è stimato in oltre 11 trilioni di dollari entro il 2025.

Il Cognitive Computing associato all’IoT permette di comprendere, ragionare e comunicare in linguaggio naturale e consente di ripensare il modo stesso di impostare le soluzioni per la robotica, per la Smart Home, per il Building Automation, per la Smart Health. In questo scenario un ruolo centrale è svolto dalla unità di business Watson IoT e dalle soluzioni IBM per il Cognitive Computing che sono basate su tre grandi asset:

  1. La piattaforma di sviluppo IoT Cloud-based che permette di rendere intelligenti tutti i servizi e le applicazioni in forma collaborativa. La piattaforma è basata su infrastrutture Cloud globali, in compliance con le leggi e le normative locali e nazionali, è una piattaforma espressamente concepita per l’IoT dotata di funzionalità analitiche e di servizi di security integrati
  1. Personalizzazione. Nell’ambito dell’Iot il tema della personalizzazione è centrale e strategico e per questo Watson IoT è permette di disegnare software e servizi sulle esigenze di settori, linee di business e mercati. per questo watson Iot mette a disposizione soluzioni e funzionalità specifiche per ogni settore di industria con un portfolio completo di applicazioni IoT e con la esperienza e le competenze della IoT Global Business Services
  1. Cognitive IoT e API. Watson Iot permete di portare le funzionalità cognitive all’IoT in tutta l’azienda per conseguire un chiaro vantaggio competitivo. E per questo si appoggia sia a tecnologie e funzionalità IBM Watson grazie a un set di interfacce di programmazione delle applicazioni (API), a una serie di competenze di business sul cognitive che arrivano dalla IBM Global Business Services in particolare per la trasformazione digitale delle aziende e per evidenziare e implementare nuovi modelli di business

 

In termini di mercato IBM Watson è già realtà in diversi settori con diverse forme di partnership come quelle con Whirlpool, Panasonic, Nokia e Bragi.

La Smart Home IoT di Whirlpool

Nel caso di Whirlpool la lavatrice intelligente sviluppata grazie anche al Cognitive Computing è in grado di comunicare direttamente con un essiccatore dello stesso, per trasmettere i dati sulla tipologia di carico di biancheria attesa e sul programma di asciugatura ottimale da utilizzare, per risparmiare tempo ed energia . Sensori e intelligenza cognitiva permettono agli elettrodomestici di apprendere le modalità di utilizzo degli utenti, fornendo così un feedback importante ai progettisti di Whirlpool sia sul reale utilizzo dei prodotti sia per quanto riguarda le problematiche legate alla manutenzione per arrivare a forme di assistenza ai consumatori legate all’acquisto intelligente ad automatico di prodotti di consumo come detergenti, filtri e altri materiali di direttamente presso i rivenditori online. 

La sicurezza e il comfort IoT di Panasonic 

Studiando l’ apprendimento automatico e l’elaborazione del linguaggio naturale di Watson Panasonic intende contribuire a trasformare i servizi che fornisce ai consumatori. E in particolare una delle aree di maggior interesse è la sicurezza e protezione delle abitazioni, dove le telecamere di sicurezza e i sensori di Panasonic, in grado di rilevare movimenti, rotture di vetri nonché aperture di porte e finestre, saranno combinati con le capacità di cognitive computing di Watson. Grazie alle funzionalità di video analytics, un sistema di sicurezza domestica potrà essere in grado di decidere di non reagire se non vi è pericolo, ma allo stesso tempo di allertare automaticamente le forze dell’ordine o i servizi di vigilanza se un probabile intruso cerca di scavalcare una recinzione per entrare nella proprietà.

“In Panasonic, abbiamo un chiaro impegno di offrire ai nostri consumatori una vita più sicura e più confortevole,” ha dichiarato David Tuerk, European General Manager for Smart Home di Panasonic. “L’arricchimento delle nostre soluzioni tecnologiche per la casa intelligente con le funzionalità di cognitive computing di Watson ci permetterà di offrire abitazioni più sicure e più intelligenti, che garantiscono maggiore benessere e sicurezza, con particolare attenzione ai membri della famiglia più vulnerabili, come anziani e bambini piccoli.”

Nokia: trasformare l’assistenza sanitaria

Una casa più connessa è anche una casa più sicura per i membri della famiglia più vulnerabili, in particolare gli anziani. Le tecnologie cognitive e dell’Internet of Things stanno aprendo nuove opportunità per un monitoraggio non invasivo e per la cura delle persone anziane e malate a domicilio.

IBM e Nokia stanno valutando la possibilità di integrare l’IoT di IBM Watson con i dispositivi wearables e gli smart device per l’assistenza domiciliare prodotti da Nokia. L’obiettivo è un sistema che consenta di rilevare potenziali problemi quali variazioni della routine quotidiana, segni vitali anomali e improvvisi cambiamenti nell’ambiente domestico, e darne avviso agli operatori sanitari. Interfacce ad attivazione vocale all’interno delle abitazioni saranno in grado di eseguire semplici comandi (come ad esempio “chiamare un’ambulanza”) e fornire promemoria per l’assunzione di farmaci o per lo spegnimento di apparecchiature elettriche. Le due aziende stanno anche esplorando congiuntamente il ruolo dell’analitica predittiva nell’apprendimento dai dati storici, identificando le correlazioni che possono poi essere utilizzate per prevedere problemi futuri e attivare le necessarie azioni da parte degli operatori sanitari. Va in questa direzione anche lo sfruttamento della piattaforma di gestione dell’IoT di Nokia per tenere traccia dei milioni di dispositivi che verranno aggiunti alle reti anche semplicemente in seguito all’utilizzo delle nuove applicazioni di tipo sanitario.

“Wearables, smart device e interfacce per la conversazione segnano una svolta nel campo dell’assistenza sanitaria”, ha dichiarato Cedric Hutchings, GM di Nokia Health, “perché contribuiscono a creare un vasto ecosistema di “collaboratori”, in grado di comprendere la famiglia, gli operatori sanitari, gli ospedali, i datori di lavoro, le compagnie di assicurazione e i fornitori di servizi di emergenza, che collaborano per garantire alle persone più vulnerabili di vivere nelle loro abitazioni il più a lungo possibile. Il cognitive computing di IBM contribuisce a garantire livelli ottimali di assistenza a domicilio e consente agli operatori di prendere le decisioni più adeguate alla situazione. Tutto ciò deve basarsi su una rete affidabile, intelligente, veloce e a banda ultra-larga, che è al centro di ciò che Nokia già offre ai propri clienti. Grazie alla collaborazione con aziende come IBM, Nokia punta a rendere soluzioni estremamente tecniche su cloud, 5G, SDN e IoT apparentemente semplici e senza soluzione di continuità agli occhi degli utenti”.

Bragi: trasferire all’orecchio umano tutta la potenza dell’IoT

Bragi (uno dei pionieri nel mercato degli hearable) si è rivolta a IBM per sviluppare innovative soluzioni di business da applicare nell’ambiente di lavoro. Gli auricolari intelligenti sviluppati dall’azienda, The Dash, sono tra i più potenti micro-computer indossabili del mondo, grazie ai loro 27 esclusivi sensori in grado di misurare i segni vitali di un utente, aumentando nel contempo le loro capacità di comunicazione e interattività. Grazie al finanziamento ottenuto con Kickstarter, Bragi ha già lanciato con successo The Dash sul mercato consumer per lo sport e la ricreazione.

Ora, grazie alle funzionalità di traduzione e speech-to-text della piattaforma IoT Watson di IBM, Bragi ha in programma di applicare le proprie tecnologie nel campo degli hearable alla trasformazione delle modalità con cui le persone interagiscono, comunicano e collaborano tra loro sul posto di lavoro. Gli utenti potranno utilizzare l’auricolare per ricevere istruzioni, interagire con i colleghi e consentire ai responsabili di tenere traccia della posizione, dell’ambiente operativo, del benessere e della sicurezza dei dipendenti. Le due società stanno anche esaminando in che modo normali indicazioni del capo potrebbero consentire agli utenti di rispondere alle istruzioni o inviare comandi per semplici azioni, quali ad esempio girare le pagine di un manuale di istruzioni, durante attività che richiedono l’utilizzo di entrambe le mani o che presentano alcuni fattori di pericolo.

“Gli hearable trasformeranno il nostro modo di lavorare e avranno un enorme impatto sui processi di business del futuro”, ha affermato Nikolaj Hviid, CEO e fondatore di Bragi. “The Dash è dotato di caratteristiche uniche in grado di sviluppare tutto il potenziale di un “audible computing” realmente adeguato al contesto. Siamo entusiasti di poter sfruttare le funzionalità leader nel settore del cognitive computing di IBM, attraverso la piattaforma IoT Watson, ma anche di beneficiare della vastissima esperienza di IBM in materia di innovazione globale con reale impatto sulla vita delle persone.”

 

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