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Da VMware la virtualizzazione edge con Microsoft Azure IoT Edge

Il bisogno di disaccoppiare i servizi cloud dai data center cloud può essere risolto portando i servizi cloud nell’on-premise o verso l’edge

Pubblicato il 17 Feb 2019

edge


VMware
 ha annunciato l’evoluzione della propria strategia cloud con il supporto di Microsoft Azure IoT Edge in esecuzione su VMware vSphere. Prosegue così l’obiettivo di portare i servizi cloud verso l’edge, rafforzando la strategia Edge e IoT e l’impegno a collaborare con Microsoft per offrire soluzioni adeguate alle sfide di business più urgenti.

Il cloud si sta evolvendo da “luogo” a “modello operativo”. Spesso è più efficiente eseguire un servizio cloud in prossimità di dove vengono creati o consumati i dati, piuttosto che spostare i dati a un data center cloud distante. E’ vero soprattutto per i casi d’uso dell’Internet of Things, dove il volume di dati, le limitazioni di rete, le considerazioni sulla privacy e i tempi di risposta esigono che il servizio, o una sua parte, risieda fisicamente nel punto di creazione o consumo dei dati.

“Il bisogno di disaccoppiare i servizi cloud dai data center cloud si fa crescente”, afferma Chris Wolf, VP & CTO, Global Field and Industry di VMware “I responsabili IT devono scegliere tra il refactoring di un’applicazione, sostenendo un costo elevato in termini di tempo e denaro, oppure lasciare l’applicazione così com’è e rinunciare a qualsiasi sforzo di modernizzazione. La situazione può essere risolta portando i servizi cloud nell’on-premise o verso l’edge”.

Daniel Beveridge, Sr. Architect, Office of CTO, Field Organization di VMware, ha osservato che: “Bisogna considerare la virtualizzazione dei servizi cloud come possibilità perché genererà nelle organizzazioni la flessibilità per implementare il servizio giusto al caso d’uso corretto e la capacità di costruire le soluzioni migliori da un insieme di servizi cloud e tecnologie open source. ”

Azure IoT Edge su vSphere consentirà di estendere la spinta di Azure verso l’edge su VMware vSphere. Dal punto di vista dell’architettura, gli sviluppatori potranno trarre vantaggio da un’esperienza Azure nativa, utilizzando strumenti, comandi e API che preferiscono, compresa la gestione tramite Azure IoT Hub, con il livello di virtualizzazione VMware. Per le operations IT, i developer potranno distribuire e gestire Azure IoT Edge utilizzando strumenti e processi VMware, inclusi vCenter, vRealize Operations, NSX e altri.

L’esecuzione di questi servizi in una VM consentirà di beneficiare del valore offerto dalla virtualizzazione, tra cui indipendenza dall’hardware, elevata disponibilità, isolamento e sicurezza delle applicazioni e rapidi deployment, configurazione e gestione del ciclo di vita. Sarà poi possibile esporre funzionalità di elaborazione potenti in Azure IoT Edge, come TPM per la sicurezza avanzata o le GPU NVIDIA per accelerare i carichi di lavoro per casi d’uso come l’inferenza di deep learning. Per concludere, i servizi di virtualizzazione edge possono dare maggiore flessibilità e velocità e possono offrire la possibilità di isolare le applicazioni dei business partner sui siti periferici, il tutto su un hardware condiviso.

Azure IoT Edge viene eseguito su una VM di Ubuntu Server, consentendo di integrare qualsiasi strumento che supporti il ​​sistema operativo Ubuntu Server come parte dello stack di gestione operativa. È possibile progettare le soluzioni edge utilizzando VMware come piattaforma di virtualizzazione edge e gestire qualsiasi servizio richiesto dalle unità aziendali.

L’impegno di VMware è quello di continuare a perseguire il supporto per tutti i servizi cloud eseguibili all’edge ed è evidente la velocità potenziale in soluzione congiunta con Microsoft.

Immagini fornite da Shutterstock

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