Dietro il crescente consenso verso la Mobility in azienda e i relativi impatti positivi sulla produttività, l’adozione a tutto campo di tablet pc, smartphone e annessi comporta anche una serie di nuovi problemi che i responsabili IT sono chiamati ad affrontare senza esitazione. La situazione, più seria di quanto comunemente si crede, emerge da un sondaggio Kaspersky Lab rivolto ai professionisti della sicurezza informatica di aziende e organizzazioni a livello globale. Il dato più allarmante è la continua crescita dei furti dei dispositivi, e soprattutto l’allungarsi del tempo medio con cui i relativi reparti IT sono capaci di reagire a questo tipo di minaccia.
Tutt’altro che tecnica la causa principale di tale ritardo, dovuto alla tendenza dei dipendenti di non avvisare in tempi rapidi il datore di lavoro quando si rendono conto del furto. Solo la metà infatti, lo segnala in tempi brevi. Tra le imprese che hanno subito il furto di un dispositivo mobile, il 19% dichiara di aver perso anche dati aziendali, ciò significa che esiste circa una probabilità su cinque per le imprese di perdere dei informazioni importanti se un dispositivo aziendale viene sottratto.
L’indagine 2014 IT Security Risks ha analizzato dati basati sul contributo di 3900 responsabili della sicurezza IT di aziende e organizzazioni di tutte le dimensioni e di 27 Paesi in tutto il mondo (198 hanno contribuito dall’Italia), dai quali è emerso come più di un terzo dei dipendenti (38%) impieghi due giorni per notificare alla propria azienda il furto di dispositivi mobile, mentre il 9% attende addirittura dai tre ai cinque giorni. La percentuale che provvede a segnalare il furto nello stesso giorno in cui questo avviene è scesa dal 60% nel 2013 al 50% nel 2014.
Nel corso degli anni, il fenomeno ha registrato una crescita costante. Nel 2014 il 25% delle imprese ha subito furti di dispositivi mobile, contro il 14% del 2011. Nonostante la sottrazione di cellulari e tablet sia diventata più frequente, i dipendenti sembrano però reagire con più lentezza. Solo la metà di loro nel 2014 ha notificato il furto lo stesso giorno in cui si è verificato. Spesso, il furto viene addirittura considerato come un evento comune e non una circostanza eccezionale tale da richiedere attenzione immediata.
Per quanto riguarda i comportamenti territoriali, nel Nord America i tempi di reazione sono più lenti. Solo il 43% dei dipendenti segnala il furto lo stesso giorno in cui è avvenuto. In Asia-Pacifico invece è stato rilevato il cambiamento più significativo anno su anno. Il 47% nel 2014 ha notificato la sottrazione del dispositivo nel giorno stesso, mentre nel 2013 la percentuale era del 74%.
Anche per questo, le perplessità verso le politiche BYOD (Bring Your Own Device) non accennano a diminuire. Il 52% degli intervistati dichiara infatti come rispetto agli anni precedenti sia molto più preoccupato per le sorti del proprio dispositivo mobile. Il 43% si spinge ancora oltre, inquadrandolo come modello di lavoro con troppi rischi, nonostante i vantaggi in termini di produttività. Un altro 42% non ha dubbi sul fatto che le policy mobile presentino un aumento dei rischi per la sicurezza delle imprese.
Nonostante tutto questo, l’uso di smartphone e tablet in embito enterprise non mostra però segni di rallentamento. Più di un terzo (34%) ha indicato l’integrazione di dispositivi mobili come una delle principali preoccupazioni degli ultimi dodici mesi, più di chi si è dimostrato più preoccupato della gestione degli aggiornamenti hardware o dell’implementazione della tecnologia di virtualizzazione.