Smart Manufacturing

Logistica 4.0: la digitalizzazione avanza anche grazie all’IoT

La ricerca sulla logistica 4.0 promossa dal Rise cercherà di fare il punto sulla crescita della digitalizzazione nel complesso delle attività logistiche, andando oltre le attività puramente esecutive

Pubblicato il 12 Mar 2019

smartLogistics

In un settore industriale sottoposto a una grande trasformazione tecnologica, per effetto dell’avvento del fenomeno Industria 4.0, che direzione sta prendendo un segmento particolare come quello della logistica? Se ne sta occupando un’apposita ricerca (qui il link per partecipare) condotta dal laboratorio Rise dell’Università degli Studi di Brescia, attualmente in fase di raccolta dati e destinata a essere pubblicata entro novembre 2019. Come racconta Andrea Bacchetti del Rise, uno dei responsabili della ricerca, la crescente digitalizzazione può impattare sulla logistica in tre diversi livelli: operativo, tattico e strategico. In chiave operativa è ormai evidente l’importanza crescente assunta da una serie di tecnologie per l’attività di movimentazione delle scorte e non solo: nei magazzini si sta assistendo alla proliferazione di robotica, realtà aumentata, persino di droni che aiutano a identificare con maggiore esattezza e rapidità il reale posizionamento dei prodotti.

Sempre su questo aspetto un contributo importante arriva dalla sensoristica IoT, che consente di favorire la tracciabilità degli articoli. Sul fronte della tracciabilità, alcuni progetti pilota si stanno vedendo anche sulla Blockchain, anche se probabilmente il grado di maturità non è paragonabile a quello delle altre tecnologie. Ma la logistica non deve essere vista soltanto nei suoi aspetti più esecutivi: anche attività di pianificazione e strategiche, sono infatti considerate come attività logistiche a tutti gli effetti, a cui le moderne tecnologie digitali possono contribuire. In particolare, l’impiego delle moderne soluzioni di Big data e Analytics, nonché di intelligenza artificiale, possono rivelarsi estremamente utili in termini di previsione della domanda: gli algoritmi possono permettere di dimensionare in anticipo la domanda che arriva dal mercato, andando a pescare i cosiddetti dati non strutturati (come sui social), aiutando così l’impresa a migliorare le proprie attività di pianificazione logistica.

Ma quali sono le aspettative dei ricercatori bresciani? “Ovviamente aspettiamo le risposte dei responsabili della logistica. Ma se pensiamo alle precedenti ricerche di Impresa 4.0, i processi logistici, insieme a produzione e ricerca e sviluppo, erano tra quelli i più coinvolti nell’adozione di tecnologie digitali. Non mi aspetto, dunque, un quadro complessivo di arretratezza quanto, piuttosto, una distribuzione delle imprese alquanto eterogenea. È probabile che le Pmi siano ancora in ritardo, rispetto ad aziende medio-grandi in cui l’incidenza della logistica è più elevata, con particolare riferimento a settori come quello dell’agrifood e automotive. Nelle aziende che hanno già sperimentato soluzioni di questo tipo sarà interessante capire se e quanto queste applicazioni siano integrate tra di loro, ed è probabile che questo aspetto sia un salto che la maggioranza delle imprese debbano ancora compiere”, evidenzia Bacchetti.

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