La gestione dei beni durevoli, specie nelle grandi aziende, può rivelarsi particolarmente dispendiosa. Ecco perché i facility manager sono alla ricerca di soluzioni in grado di migliorare l’efficienza nella gestione di flotte e asset senza compromessi sull’operatività. Sentiamo sempre più spesso parlare in azienda di Smart Facility Management, Smart Fleet Management e Smart Asset Management. Nelle loro diverse sfumature, questi tre approcci condividono lo stesso impianto tecnologico: una rete di sensori e oggetti connessi che invia di continuo dati a un repository centrale. Dati ambientali – umidità e temperatura –, ma anche dati relativi all’uso dell’oggetto cui sono applicati – ore di utilizzo degli impianti di condizionamento, riscaldamento, illuminazione nel caso di edifici; dati sulla temperatura di olio e liquidi di raffreddamento o sull’usura degli pneumatici nel caso di automezzi. Informazioni che, opportunamente rielaborate e debitamente correlate grazie a servizi di Big Data Analytics e Machine Learning, possono fornire indicazioni preziose su come massimizzare l’efficienza di impianti e veicoli riducendo i consumi. Il risultato sono processi standardizzati, replicabili e facilmente misurabili e, in ultima istanza, risparmi immediati e tangibili che si riflettono sul conto economico dell’azienda e sulla vita utile degli asset.
La gestione dei beni durevoli diventa intelligente
Spesso è sufficiente rielaborare dati, informazioni e serie storiche con i giusti software per identificare prontamente
le sacche d’inefficienza: l’incrocio dei record rilevati dalle black box installate sui veicoli e dai sensori ambientali posizionati negli uffici con indicatori di riferimento (KPI) evidenzia le anomalie legate all’erogazione dei servizi, sia a regime che in situazioni particolari. In questo modo, al patrimonio costituito dalle risorse fisiche, le aziende e le amministrazioni pubbliche sono in grado di aggiungere un nuovo elemento cruciale: la conoscenza precisa del modo in cui quelle risorse vengono utilizzate. La possibilità di sapere in ogni istante quanti dipendenti si trovano in una sala riunioni, per esempio, permette a chi si occupa di Facility Management di programmare la meglio la gestione degli spazi-ufficio, per loro natura piuttosto costosi. Il safety manager avrà a disposizione strumenti per migliorare la sicurezza di ambienti e persone, controllando in real time accessi e presenze. L’occupazione potrà essere monitorata in modo granulare e così sarà anche per i consumi di luce, riscaldamento e condizionamento. Sarà, quindi, possibile quantificare facilmente l’impatto che la gestione ottimizzata degli spazi attrezzati ha sui risultati aziendali in virtù della riduzione dei costi operativi, della miglior efficienza energetica, della pianificazione ottimale degli interventi di manutenzione e, più in generale, dell’allungamento della vita utile degli asset.
Smart Fleet Management per migliorare la sicurezza
Anche lo Smart Fleet Management rappresenta un caso emblematico di come l’unione di tecnologie IoT, Big Data Analytics e Machine Learning si riveli estremamente efficace per ridurre inefficienze e sprechi. Grazie alle black box, che rilevano e comunicano alle sedi centrali la posizione e il chilometraggio di ogni veicolo, il carburante consumato e altri parametri legati all’usura delle parti meccaniche, è possibile gestire centralmente le flotte di automezzi rispettando le esigenze puntuali dell’azienda. Lavorando sull’ottimizzazione dei percorsi e sulla diagnostica da remoto, i dipendenti avranno a disposizione automobili e furgoni laddove servono e quando servono. I servizi telematici abbinati all’utilizzo di una SIM di connettività cellulare, poi, permettono di monitorare in tempo reale lo stile di guida, trasmettendo al fleet manager alert nel caso in cui vengano superati i limiti di velocità oppure si verifichino brusche frenate o accelerate. Le soluzioni di Smart Fleet Management permettono anche la gestione rapida di incidenti e furti: i servizi di connettività a bordo dei veicoli inviano allarmi automatici ai servizi di emergenza in caso di incidente e segnalano alle forze dell’ordine il verificarsi di un furto. A migliorare in modo esponenziale sono, poi, le performance dei servizi di manutenzione: monitorando in modo puntuale le scadenze programmate e gestendo anomalie e problemi remotamente e in tempo reale si riduce l’impatto dei fermi tecnici non programmati. Grazie all’intelligenza artificiale è possibile scovare correlazioni significative all’interno di grandi quantità di dati, per risalire alle cause che hanno generato irregolarità fornendo anche indicazioni sui possibili meccanismi di auto-correzione e auto-riparazione.
Lo Smart Fleet Management nelle smart city
La gestione intelligente delle flotte permette anche di migliorare i servizi pubblici delle moderne smart city, dove la raccolta dei rifiuti e la manutenzione delle strade sono affidate alla gestione pubblica o mista (pubblica-privata) attraverso mezzi appositamente attrezzati. Si tratta di mezzi costosi da acquistare e manutenere. Le tecnologie telematiche di Smart Fleet Management permettono di ottimizzare la gestione di queste flotte attraverso l’elaborazione di percorsi ottimizzati. Cestini e cassonetti equipaggiati con sensori e connettività GPRS/UMTS si trasformano in oggetti intelligenti che comunicano il livello di riempimento. Gli operatori ecologici potranno migliorare i percorsi di raccolta privilegiando i contenitori che hanno bisogno di essere svuotati in fretta e adattando il giro sulla base di mappe dinamiche create grazie a modelli previsionali che, sfruttando algoritmi di Artificial Intelligence e Machine Learning, minimizzano i tempi di percorrenza, il consumo di gasolio e quello dei componenti soggetti a usura come gli pneumatici.
Lo Smart Fleet Management nei trasporti
Nelle società di trasporto, gli approcci di Smart Fleet Management permettono di monitorare in tempo reale l’attività di ogni singolo mezzo. La gestione ottimizzata dei veicoli assicura vantaggi significativi soprattutto alle realtà che operano trasporti particolari, come quelli a temperatura controllata di prodotti surgelati o freschi, per i quali è fondamentale garantire la continuità della catena del freddo. Le soluzioni di Smart Fleet Management permettono di certificare le soglie della catena del freddo, gestendo i cicli di ricarica e le temperature ottimali e generando la reportistica relativa.
Olivetti Data Vehicular Flow Analysis
Nell’ambito della pianificazione dei trasporti, Olivetti ha realizzato una soluzione che consente l’analisi territoriale della mobilità e della presenza attraverso la mappatura dei dati provenienti dalle black box dei veicoli. Il servizio, chiamato Data Vehicular Flow Analysis, consente una visione territoriale del traffico di veicoli commerciali e non. La combinazione dei dati delle black box con i record relativi alla presenza e ai flussi di mobilità aiutano gli amministratori pubblici a pianificare meglio i trasporti e le aziende private a gestire al meglio le proprie flotte.