Un’architettura cloud based creata appositamente per data center e ambienti ibridi IT, per consentire agli utenti finali di rimanere al passo con le nuove complessità introdotte dall’IoT e non solo. Con questo obiettivo Schneider Electric ha presentato EcoStruxure IT, un’architettura di Data Management as a Service (DMaaS) progettata per assicurare una serie di benefici in termini di disponibilità dei dati e di protezione delle informazioni critiche. In particolare, la scelta dell’architettura di Data Management as a Service è pensata per consentire alle imprese di aggregare e analizzare grandi quantità di dati tramite una connessione protetta e crittografata.
Inoltre l’applicazione di algoritmi su grandi set di dati – raccolti anche da diversi Data Center (quindi in ottica multi-sito) che operano nelle più diverse condizioni ambientali – dovrebbe moltiplicare la capacità di intelligence e monitoraggio delle infrastrutture. Altri vantaggi di EcoStruxureIT , secondo il vendor, risiedono nella visibilità globale attraverso l’ecosistema ibrido, da qualsiasi luogo, con un solo tocco per l’accesso direttamente da uno smartphone, nonché nella facilità di implementazione grazie a un modello di abbonamento per ambienti di qualsiasi dimensione.
EcoStruxureIT si compone di un software gratuito che gestisce la comunicazione con i dispositivi monitorati, nonché di un’applicazione gratuita per smartphone e di una interfaccia web di gestione remota multi-sito. Quest’ultima offre una panoramica dell’intera infrastruttura fisica, compresi i siti “lights out”.
Monitoraggio e intelligence sono gli elementi chiave per definire e controllare lo “stato di salute” dell’IT e soprattutto per passare da un approccio reattivo (anche nella manutenzione) ad un modello proattivo. Ne abbiamo discusso con Roberto Rumi, Senior SW Sales Manager di Schneider Electric. Di seguito la video intervista in cui Rumi spiega perché la continuità operativa deve essere vista e gestita in un’ottica più ampia, di resilienza di business, attraverso una “intelligenza diffusa” basata sull’analisi dei dati (dal Data Center all’Edge) per evitare rischi di downtime.