Nell’era del dato, della digital transformation pervasiva, anche il data center trova una propria centralità e ha bisogno di un profondo ripensamento.
Le richieste che arrivano dal business richiedono un incremento importante della potenza di calcolo, da gestirsi con una logica di estrema dinamicità.
Le banche, le imprese, tutte le realtà che si stanno avvicinando a logiche di Industria 4.0 o di smart working devono poter poggiare la loro infrastruttura su data center flessibili, in grado di garantire continuità e stabilità di servizi, senza che questo comporti investimenti non sostenibili dal punto di vista finanziario.
C’è dunque un cambiamento di prospettiva: si richiedono soluzioni che non rispondano solo a richieste di capacità, sicurezza o risparmio energetico, ma che accompagnino anche l’evoluzione del business.
Come cambia il DCIM
In questo scenario, cambia pelle anche il DCIM: non più solo monitoraggio e controllo a livello applicativo, ma forte integrazione con la componente infrastrutturale del data center.
Nell’era del dato, lo ripetiamo, c’è una stretta interdipendenza tra tutte le componenti di un data center ed è dunque importante che nella sua gestione siano presi in considerazione tutti e tre i domini tecnologici che lo caratterizzano, dalla componente elettrica al cooling fino a toccare tutta l’IT.
Questo significa arrivare a gestire non solo i singoli dispositivi, ma anche i dati che da essi provengono.
Di questo nuovo approccio al DCIM e al data center si parlerà nel corso di un webinar dal titolo “Webinar: come sfruttare le opportunità di IoT, Open banking e Industry 4.0 con il DCIM per avvicinare il Data Center al business”, in programma il prossimo 30 maggio dalle ore 15.00 alle ore 16.00.
Il webinar gratuito si propone di esaminare come le soluzioni DCIM possono permettere di gestire i Data Center in totale coerenza con la prospettiva di business dell’azienda.