L’innovazione digitale, lo sviluppo e il supporto alle startup, l’Open Innovation sono alla base della crescita di una “nuova” agricoltura, più attenta alla qualità, alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione del made in Italy, ma anche più efficiente e più determinata nel raggiungere risultati di business. Per il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) Maurizio Martina l’occasione per affrontare i temi dell’innovazione è rappresentata dalla visita al nuovo CRIT – Polo dell’Innovazione Digitale di Cremona, in un territorio da sempre molto attento all’introduzione di modelli innovativi come l’Agricoltura di Precisione, come l’utilizzo di wearable e applicazioni di controllo della salute degli animali nell’ambito della zootecnia. Un territorio che può contare sul contributo di studio e di sviluppo delle competenze per l’innovazione che arriva dalla sede territoriale del Politecnico di Milano e dal ruolo che proprio sui temi dell’agrifood sta svolgendo l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia
Aumentare con lo Smart Agrifood la redditività delle imprese agricole
Che ruolo svolge l’innovazione digitale per l’agricoltura italiana?
Cremona è un bell’esempio a livello territoriale ma come Ministero stiamo facendo un lavoro a livello nazionale coinvolgendo più territori fondamentali per l’agroalimentare per stimolarli e per supportartli nella sfida della tecnologia. Più aumenta la conoscenza applicate al settore primario meglio è per tutti noi come Paese e come Made in Italy anche perché noi sappiamo che più concretamente riusciremo ad innovare e ad investire su tecnologie applicate in agricoltura più sapremo anche far crescere la redditività delle imprese agricole, la loro capacità di generare reddito e dunque anche la capacità di esercitare un ruolo di “attrazione” per creare nuove imprese e per sviluppare quelle esistenti. La sfida è anche quella di dare motivazione e sostegno a chi vive e scommette con la propria impresa sul settore primario.
Che Cremona si metta alla guida anche con questo importante Polo dell’Innovazione digitale è molto importante per affrontare in modo ancora più determinato il grande tema della redditività delle imprese agricole future, che siano cremonesi, lombarde, o in generale italiane.
Innovazione per la Smart Agrifood, per l’Industria 4.0, per la Smart Mobility e per la Smart Land
Come giudica il ruolo e il lavoro per questo Polo?
Ho avuto il piacere di vedere presentato questo bellissimo lavoro , devo fare i complimenti a Cremona, alle istituzioni, alle imprese, all’Università per questa capacità di sinergia che ha generato uno spazio molto importante per l’innovazione ed un progetto molto forte. Non limitiamo lo sguardo all’agricoltura, i temi dell’innovazione e il contributo di questo Polo vanno anche nella direzione dell’Industry 4.0, della Smart Mobility, della robotica ed è importante che questo avvenga mantenendo un forte legame e contatto con il territorio. Sostenere le Startup e l’Open Innovation anche nel radicamento con il territorio è un altro modo per valorizzare la capacità imprenditoriale italiana.
Mipaaf vicino ai progetti di innovazione sul territorio
Avete discusso anche di possibili collaborazioni e di nuovi progetti?
Noi siamo sicuramente interessati a collaborare e quindi anche a stabilire partnership istituzionali nazionali. Lo facciamo già con alcuni contesti e a maggior ragione lo potremo fare con una realtà come questa in particolare proprio laddove ci si candida a lavorare sul terreno dell’agricoltura di precisione, di tutto lo sviluppo delle tecnologie applicate ai settori primari Io credo che qui, in particolare per la vocazione di questo territorio soprattutto sul versante zootecnico ci si può sedere e parlare di certe cose. Il Ministero c’è ed è interessato a far partire operazioni utili all’agricoltura italiana.
Una Via Italiana nello sviluppo dell’agricoltura di precisione
Che prospettive vedete nel rapporto tra agricoltura di precisione e Made in Italy?
Il rapporto è fondamentale. Noi abbiamo una grande scommessa che è quella di applicare all’agricoltura di precisione i caratteri distintivi del modello agroalimentare italiano che è unico rispetto a tutti gli altri europei o internazionali e che deve poter valorizzare, proteggere e sostenere la forma del Made in Italy. Noi dobbiamo applicare queste tecnologie e metterle al servizio dei caratteri distintivi delle produzioni agroalimentari italiane. Ci sono tutte le condizioni per farlo. chi ha iniziato a farlo ha visto crescere i margini di redditività e questa è un tema cruciale. In questo modo la tecnologia e l’innovazione sono anche al servizio di un’agricoltura più sostenibile dal punto di vista ambientale e più sostenibile dal punto di vista economico.