Nadella parla a Milano: così supportiamo la trasformazione digitale dell’Italia

Il Ceo globale di Microsoft è tornato in Italia per la prima volta dopo 4 anni, evidenziando i numerosi casi di successo che vedono coinvolta Microsoft e ribadendo l’impegno per la formazione

Pubblicato il 30 Mag 2019

nadella-milano

Al centro del Microsoft Innovation Forum che si è svolto a Milano c’è stato e non poteva essere altrimenti, l’atteso intervento del Ceo globale di Microsoft, Satya Nadella, tornato ufficialmente in Italia dopo 4 anni. Che nel corso del suo intervento ha illustrato i punti di forza della strategia di Microsoft e di come le sue tecnologie possano essere utili per abilitare la trasformazione digitale del nostro Sistema Paese. Una strategia che proprio sotto la guida di Nadella si è di nuovo focalizzata su quello che, già dalla fondazione del colosso americano nel 1975, era il core dell’attività del gruppo, vale a dire la realizzazione di prodotti e servizi in grado di “empower” le organizzazioni di tutte le dimensioni, aiutandole ovvero a costruire e a rafforzare il proprio business.

Sotto la guida del nuovo Ceo, infatti, Microsoft ha abbandonato qualsiasi velleità consumer (leggi Windows Phone), per concentrarsi esclusivamente sul mondo delle imprese, puntando su una serie di tecnologie “disruptive” come Cloud, intelligenza artificiale e realtà aumentata. Il cloud, in particolare, è l’orizzonte tecnologico su cui da più tempo la compagnia di Redmond ha deciso di scommettere: Azure può contare su 54 Data Center Region a livello globale, che rendono possibile a qualsiasi innovatore di poter contare su un’infrastruttura di base capace di sostenere e dare concretezza alle proprie idee. Più recente è stata la svolta dell’Edge, ovvero la possibilità di portare il computing in prossimità di qualsiasi apparecchio, persino nella macchinette del caffè, come ha messo in luce Nadella, quasi omaggiando l’Italia.

Un’altra grande novità nella strategia del Ceo è stata la decisione di aprire Microsoft al contributo esterno, in particolare degli sviluppatori software e app, come ha dimostrato l’acquisizione della piattaforma Gifhub, che è stata esplicitamente citata nel keynote milanese. La tecnologia al centro del Microsoft Innovation Forum è stata però senza dubbio l’intelligenza artificiale che oggi costituisce uno dei trend più importanti del panorama tecnologico, ma su cui Nadella ha voluto sottolineare una sorta di primogenitura di Microsoft, ricordando gli importanti investimenti effettuati da alcuni anni a questa parte, che hanno portato a significativi progressi in ambiti come la speech recognition. L’ambizioso obiettivo di Microsoft è la democratizzazione dell’accesso alla AI, che non significa altro che mettere in mano alle imprese gli strumenti necessari per crearsi, a partire dai dati a propria disposizione, le proprie peculiari soluzioni di intelligenza artificiale.

In questo contesto Nadella ha esplicitamente citato il caso di TIM, che grazie a una soluzione chatbot sviluppata su Azure AI, è riuscita a migliorare in maniera significativa l’interazione con i propri clienti. Sempre in materia di dati e di sfruttamento ai fini di business il ceo ha parlato di CNH industrial, i cui veicoli industriali agricoli sono ora equipaggiati con tecnologie capaci di garantire il monitoraggio di svariati parametri e, in prospettiva, abilitare nuovi modelli di business. Il Keynote di Nadella ha poi affrontato altri campi fondamentali per l’attuale modello di business di Microsoft e dei suoi partner, come ad esempio il mondo della mixed reality, che gioca un ruolo sempre più importante in un ambito cruciale per il Made in Italy come l’Industrial design, come dimostra il caso di successo messo in piedi con il gruppo Natuzzi. Non è mancato poi un accenno al mondo della collaboration e dei processi aziendali, abbondantemente presidiato dalla casa di Redmond con prodotti come Microsoft 365 e Dynamics 365, utilizzati ad esempio da un nome di peso come Poste Italiane.


I casi italiani, ha ribadito più volte Nadella, sono “eccitanti”, perché dimostrano come anche le imprese del nostro Paese stiano utilizzando le soluzioni Microsoft per aumentare la propria competitività a livello globale. Ma, come ha messo in luce l’AD, le tecnologie in sé non possono funzionare senza un elemento intangibile che deve esserne alla base, vale a dire la fiducia: da qui l’impegno, ancora una volta ribadito, su temi caldi come privacy, diritti umani, cybersecurity e persino per una responsible AI, ossia per una Intelligenza artificiale attenta ai temi etici. Infine, il Ceo ha sottolineato l’impegno della multinazionale su un fronte cruciale come quello della formazione, specie in un Paese che presenta un livello di competenze digitali basso come l’Italia: “Stiamo lavorando con aziende leader in Italia per assicurarci che prosperino in questi momenti di rapidi cambiamenti digitali e ci impegniamo a non lasciare indietro nessuno, investendo in programmi come Ambizione Italia”.

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