Mentre FCA decide di entrare nell’alleanza con BMW, Intel e Mobileye, gli altri produttori di automobili non stanno certo con le mani in mano.
Si è guadagnata le prime pagine di tutti i quotidiani la notizia che Volkswagen ha deciso di rispolverare il suo iconico van, per riproporlo al mercato rinnovato non solo nel design, ma anche e soprattutto nel contenuto tecnologico.
I.D. Buzz, questo il nome del concept che era stato mostrato alla fiera dell’auto di Detroit, ma di cui solo ora si scoprono i dettagli, sarà un veicolo elettrico e, soprattutto, sarà un veicolo a guida autonoma.
Se dunque nel design il van strizzerà l’occhio ai nostalgici del microbus venduto dagli Anni Cinquanta fino agli Anni Ottanta, nel corredo tecnologico sarà invece completamente nuovo, non solo per quanto riguarda l’alimentazione, ma anche e sopratutto per quanto riguarda l’integrazione di tecnologie allo stato dell’arte per l’automotive.
Nulla di immediato, comunque. Per la commercializzazione si parla del 2022.
Renault Nissan e l’incubatore per le startup dell’automotive
Non resta con le mani in mano nemmeno Renault Nissan, che proprio in questi giorni ha reso nota l’intenzione di dar vita a Tel Aviv ad un incubatore per il segmento delle smart car.
Le startup che verranno selezionate ed entreranno a far parte del programma potranno accedere ai centri di sviluppo del gruppo e potranno testare le loro tecnologie su veicoli reali e in condizioni di guida reali.
La scelta di Tel Aviv non è casuale.
Non solo il gruppo Renault Nissan ha già attività di ricerca e sviluppo nel Paese, ma sempre in Israele hanno stabilito laboratori dedicati al mondo delle smart car aziende come General Motors, BMW, Volvo, Honda, oltre naturalmente a Intel e a Mobileye.