Continua la fortissima crescita del mercato wearable, che in pratica nel terzo trimestre 2015 ha triplicato i suoi volumi rispetto a 12 mesi prima, anche se i numeri continuano a essere piccolissimi rispetto a quelli di smartphone e tablet. Tra gli operatori si conferma la leadership mondiale di uno specialista, Fitbit, seguito dal colosso Apple, che però è insidiato dalla cinese Xiaomi, mentre l’altra cinese XTC ha scalzato Samsung dalla Top 5.
Queste in sintesi le indicazioni principali del report “Worldwide Quarterly Wearable Device Tracker” di IDC sul terzo trimestre 2015, presentato pochi giorni fa. Più in dettaglio, nel trimestre luglio-settembre 2015 sono stati consegnati 21 milioni di wearable device, con una crescita del 198% rispetto ai 7,1 milioni del terzo trimestre 2014. Da notare che IDC in questo tracker non considera gli smart glass, che evidentemente hanno ancora numeri troppo piccoli per essere rilevati.
«Le prime fasi del mercato wearable hanno portato a una forte competizione tra i principali vendor, e gli operatori cinesi sono riusciti a sfruttare questi momenti per guadagnare quote di mercato», commenta in un comunicato Ramon Llamas, Research Manager del team Wearables di IDC. «La Cina è il Paese a più rapida crescita nel mercato wearable, cosa che ha attivato molti vendor: il punto ora è quanti di loro avranno la forza di espandersi seriamente fuori dai confini cinesi».
Un elemento interessante messo in luce da IDC è la poca “cannibalizzazione” tra i vari tipi di wearable. Gli smart watch hanno portato molta attenzione dei consumatori sul mercato dei wearable, grazie alle mosse di colossi come Apple, Motorola, Pebble e Samsung, ma questo non ha danneggiato l’interesse verso i più specialistici fitness tracker. I volumi di consegna di entrambe le tipologie, sostiene IDC, stanno crescendo esponenzialmente, segno che per ora possono coesistere e prosperare. Gli utenti inoltre hanno a disposizione un ampio range di funzioni, dal semplice tracking delle prestazioni sportive fino a device che praticamente sono quasi degli smartphone, con gamme di prezzi anch’esse molto ampie, da meno di 100 euro a oltre 400.
Per quanto riguarda i vendor, IDC sottolinea la leadership mondiale di Fitbit, grazie alla popolarità dei modelli Charge e Surge soprattutto in Asia/Pacifico ed EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), e anche alla sua strategia Corporate Wellness, che prevede accordi con aziende per forniture in volume ai loro dipendenti. L’ultima conquista in questo campo – dopo Bank of America, Time Warner, e più di 70 altre imprese Fortune 500, è la catena retail nordamericana Target, che ha ordinato 335mila fitness tracker di Fitbit per i suoi dipendenti.
Al secondo posto c’è Apple (in questo mercato solo da aprile, e in Italia da giugno), soprattutto grazie alla linea Sport del suo Watch, la meno cara, e alla seconda versione di watchOS, che ha introdotto la possibilità per terze parti di sviluppare App native. Al terzo posto c’è Xiaomi, che sta vendendo in grandi quantità il suo modello a basso prezzo Mi, anche se praticamente (97%) solo in Cina. IDC però segnala progressi nella diffusione sui mercati occidentali, e il recente rilascio del nuovo modello Mi Band Pulse, con monitoraggio del battito cardiaco in tempo reale.
Al quarto posto c’è Garmin, focalizzato sul supporto alle attività sportive, ma con un target molto ampio (corsa, golf, nuoto, escursionismo) grazie alla vasta gamma in termini di modelli e prezzi, completata dalla linea Vivo nel campo dei fitness tracker. Infine l’altra cinese XTC (indicato da IDC con il nome della casa madre BBK) che come anticipato ha sopravanzato il colosso coreano Samsung al quinto posto con circa 700mila unità vendute contro 600mila. XTC ha ottenuto questo risultato con un solo prodotto, un mini smartphone per bambini chiamato Y01, venduto oltretutto soltanto in Cina.
La Top 5 dei produttori di Wearable nel terzo trimestre 2015 (unità consegnate in milioni)
Produttore | Pezzi consegnati 3Q15 | Market Share 3Q15 | Pezzi consegnati 3Q14 | Market Share 3Q14 | crescita annua |
1. Fitbit | 4.7 | 22.2% | 2.3 | 32.8% | 101.7% |
2. Apple | 3.9 | 18.6% | 0.0 | 0.0% | NA |
3. Xiaomi | 3.7 | 17.4% | 0.4 | 5.7% | 815.4% |
4. Garmin | 0.9 | 4.1% | 0.5 | 7.0% | 72.5% |
5. BBK | 0.7 | 3.1% | 0.0 | 0.0% | NA |
Altri | 7.3 | 34.6% | 3.9 | 54.6% | 88.8% |
Totale | 21.0 | 100.0% | 7.1 | 100.0% | 197.6% |
Fonte: IDC Worldwide Quarterly Wearable Device Tracker, December 2015